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SPIRITUALITA'

Una vita mistica straordinaria. Anna Caterina Emmerick.

Anna Caterina Emmerick nacque a Dulmen in Germania l’8 settembre 1774 e morì il 7 febbraio 1824. Nacque proprio nella ricorrenza della nascita della Madonna, l’8 settembre da una famiglia molto povera di devoti contadini. Era la quinta di nove figli. La sua nascita in quel giorno fu interpretata dai credenti come un segno celeste e segnerà, in effetti, la vita della mistica in un profondo legame interiore con la Santa Vergine. Una vita mistica straordinaria quella di Anna Caterina Emmerick e, nella sua innocenza di bambina, similmente a quanto credeva anche Padre Pio nella sua infanzia, era convinta che anche tutti gli altri bambini godessero dei suoi stessi favori celesti.

La sua missione espiatrice sulla Terra e la sua devozione a Dio meritò il sigillo celeste delle sante stigmate ( alle mani e al costato). Che la Emmerick tenne in stretta riservatezza finché le fu possibile. Ma la notorietà involontaria che ne provenne costò alla mistica sofferenze ed umiliazioni.

Thomas Wegener, il più importante biografo di Anna Caterina, scrive:. “ Dio rivelò ripetutamente alla sua serva che la conoscenza delle sacre verità le era concessa non soltanto per se stessa, ma per l’edificazione dei fedeli. A dimostrazione del fatto che Egli continua a vivere con la sua Chiesa e ad essere presente.

Per questo motivo Anna Caterina Emmerick cercò sempre di comunicare le sue visioni, ma fino al 44* anno di età non trovò nessuno al quale raccontare fedelmente ciò che le veniva concesso di vedere. Spesso aveva pregato il suo confessore e altri sacerdoti di ascoltarla, però nessuno si era mai preso la pena di trascrivere dettagliatamente ciò che lei diceva. E quindi di analizzare più da vicino il valore e l’attendibilità delle sue visioni”.

( Una vita mistica straordinaria: Anna Caterina Emmerick).

TANTE MERAVIGLIOSE INFORMAZIONI.

Wegener, che fu buon amico della Emmerick, ne riporta anche le esatte parole: “Le tante meravigliose informazioni che ho avuto per la bontà di Dio non mi sono state date soltanto per mio ammaestramento. In quanto molte cose io non le potevo capire, ma perchè le trasmettessi ad altri, spesso anzi mi è stato ordinato di farlo”.

Come si è detto, Anna Caterina riconobbe immediatamente in Brentano l’uomo destinato a trascrivere le sue visioni. Questo compito ebbe l’approvazione dei contemporanei.: i molti amici, anche altolocati , di Anna Caterina permisero che Brentano le stesse accanto per anni.

Dagli scritti di Brentano riguardanti le visioni di Anna Caterina vennero pubblicati: “La Dolorosa Passione di Nostro Signore Gesù Cristo” (1833). Che ha ispirato il film del regista Mel Gibson, “The Passion of the Christ”. Alla mistica si devono anche “La vita della Beata Vergine Maria” e “ La Vita di Nostro Signore”. Nonché le visioni sulle anime del Purgatorio, la Chiesa trionfante, purgante e sofferente, la Comunità dei Santi, gli Angeli Custodi e Le visioni sui Misteri dell’Antica Alleanza.

Una parte di queste opere è stata portata a compimento, sulla base degli appunti di Brentano, dal fratello e da alcuni studiosi. Non tutto quanto è stato scritto da Brentano è stato pubblicato.: migliaia di pagine manoscritte attendono ancora di essere trascritte e rese note. E potrebbero riservare ancora molte sorprese di tante meravigliose informazioni. Gli originali sono conservati a Francoforte, agibili agli studiosi ma estremamente difficili da decifrare.

( Una vita mistica straordinaria: Anna Caterina Emmerick).

IL FLASHBACK NEL TEMPO- VISIONI DI UN ELETTO.

I racconti della Emmerick sono un flashback nel tempo della vita del Cristo, sono davvero le visioni di un eletto, uno spirito speciale quale fu Anna Caterina. Riporto l’estratto dal libro: La Passione secondo A.K. Emmerich, – nel capitolo dell’Ultima Cena.

“Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: “Andate a preparare da mangiare per mangiare la Pasqua ( Luca 22,8)”.

A Betania, dopo il pasto in casa di Simone il lebbroso, vidi Maria Maddalena che ungeva il Capo di Gesù. Questa scena scandalizzò Giuda a tal punto che corse a Gerusalemme per consegnare il Signore nelle mani dei sacerdoti del tempio. In quella stessa giornata, poco prima dell’aurora, nostro Signore ordinò ai due più fedeli apostoli, Simon Pietro e Giovanni, di recarsi a Gerusalemme. Onde provvedere al banchetto pasquale del cenacolo.

Gesù disse loro che avrebbero incontrato sul monte Sion un uomo che portava una brocca d’acqua, nella cui casa l’anno precedente avevano già consumato l’agnello pasquale. Essi avrebbero dovuto seguirlo fino a questa casa e dirgli le seguenti parole:. “Il Maestro ti manda a dire che il suo tempo si avvicina e desidera consumare il pasto di Pasqua da te”.

A quelle parole costui avrebbe provveduto a tutto. I due apostoli si recarono a Gerusalemme e salirono a Sion. Essi presero un sentiero alberato che fiancheggiava un profondo ruscello. Giunti alla cima del monte, presso il cortile del cenacolo, incontrarono l’uomo descritto da Gesù. Nell’apprendere il messaggio del Maestro, costui disse subito che Nicodemo aveva preparato un banchetto. Ma egli non sapeva per chi fosse, adesso se ne rallegrava. L’uomo si chiamava Heli, era cognato di Zaccaria di Ebron, lo stesso che aveva comunicato a Gesù la dolorosa morte di Giovanni Battista.

( Una vita mistica straordinaria: Anna Caterina Emmerick).

LE TORBIDE PASSIONI DEL DISCEPOLO.

(…)Giuda Iscariota preparò con i farisei il piano per la cattura di Gesù. A Gerusalemme conobbe perfino le guardie della spedizione e ogni minimo dettaglio. Le torbide passioni del discepolo ormai lo possedevano tutto. In modo particolare era vittima dell’invidia, della cupidigia e dell’ambizione. Nonostante avesse operato guarigioni e miracoli nel nome del Signore.

Intanto a Betania Gesù diede l’addio alla Madre. Egli parlò con la Santa Vergine, informandola che aveva inviato Simon Pietro, l’apostolo della fede, e Giovanni, l’apostolo dell’amore, a preparare la Pasqua. Di Maria Maddalena disse: “Lei soffre molto per il suo amore indicibile, talvolta esce fuori di sé perché il dolore è ancora carnale”.

Quando Gesù annunciò a Maria Santissima il compimento della sua missione terrena e i prossimi avvenimenti, ella lo pregò teneramente di farla morire con lui. Dopo averla ascoltata attentamente, il Redentore la esortò a restare calma nel suo dolore. E le preannunciò che sarebbe risorto e poi apparso a lei e agli apostoli. Le precisò perfino il luogo dove le sarebbe apparso.

La Santa Madre non pianse più, ma era molto triste e si raccolse nella sua desolazione. Gesù la strinse al cuore con tenerezza e le promise di celebrare spiritualmente con lei la Pasqua e il santo Sacramento. Il Redentore accennò anche al prossimo tradimento di Giuda. La Vergine Maria prega compassionevolmente per il miserabile.

( Una vita mistica straordinaria: Anna Caterina Emmerick).

TUTTO STA PER TROVARE COMPIMENTO.

(…) Venuta la sera, si mise a tavola insieme ai dodici apostoli (Matteo 26,20). Nel Cenacolo, dopo aver indossato gli abiti rituali, Gesù e i suoi commensali si prepararono a consumare l’agnello pasquale. Tre agnelli furono sacrificati e macellati nel tempio, secondo l’uso ebraico. Un quarto fu immolato e macellato nel vestibolo del cenacolo. Era quello destinato alla tavola di Gesù e dei suoi apostoli. L’uccisione di quest’agnello suscitò un’immane commozione. Il Signore fece presente che stava per aprirsi una nuova epoca e che il sacrificio di Mosè e dell’agnello, tutto stava per trovare compimento. Disse inoltre che l’agnello era stato immolato come fu un tempo in Egitto, “paese dal quale egli stava per condurli fuori”.

Il sangue dell’agnello fu raccolto in una bacinella, in cui Gesù immerse un ramo d’issopo e tinse la serratura e i due stipiti della porta del cenacolo. Infine fissò al di sopra di essa un ramoscello bagnato di sangue. A questo punto gli apostoli e i discepoli intonarono un Salmo: “Beati coloro la cui via è immacolata. Che camminano nella legge di Dio. Beati quelli che osservano i suoi precetti e lo cercano con tutto il cuore; che non commettono iniquità, ma camminano sulle sue vie…”.

Il Signore dichiarò che l’angelo sterminatore non sarebbe entrato là e che Lui stesso era il vero angelo pasquale. Aggiunse che stava per compiersi un nuovo sacrificio e che iniziava una nuova epoca la quale sarebbe durata fino alla fine del mondo.

Così dicendo, Gesù, seguito dagli apostoli, versò il sangue dell’agnello sul focolare, consacrandolo come altare. Indi l’intero cenacolo fu consacrato quale nuovo tempio…

( Una vita mistica straordinaria: Anna Caterina Emmerick).

UNO DI VOI STA PER TRADIRMI.

(…) Durante il pasto Gesù parlò con lieta tenerezza, ma ad un tratto si oscurò in volto, la sua voce si fece grave e, rivolto agli apostoli, disse:. “Uno di voi sta per tradirmi. Costui è oggi a mensa con me!”. Gli apostoli furono sconvolti e a turno domandarono a Gesù: “Signore, sono forse il?”.

Guardando Giuda mentre inzuppava il pane nel piatto, come facevano gli altri apostoli, il Signore soggiunse:. “Ora, come è stato scritto, il Figlio dell’uomo sta per andarsene, ma guai all’uomo che lo tradirà! Sarebbe meglio per lui se non fosse mai nato!”.

Pietro e Giovanni gli chiesero preoccupati: “Chi è costui?”. Giovanni, che sedeva alla destra di Gesù, appoggiò spontaneamente il capo sul petto del Signore e ne udì la voce dentro di sé: “Quello a cui porgerò questo boccone di pane intinto”. Subito dopo Gesù intinse il pane nella lattuga e lo porse a Giuda con grande amore, Giovanni rassicurò Pietro con uno sguardo.

Giuda era completamente posseduto dal demonio. Per tutto il tempo della cena vidi un piccolo mostro giacere ai suoi piedi, talvolta gli si allungava fino al cuore.

Il tradimento di Giuda fu il motivo del dolore più grande provato dal Signore nella Sua Passione.

( Una vita mistica straordinaria: Anna Caterina Emmerick).

IL SANTO SACRAMENTO DELL’EUCARESTIA.

(…) Sempre dalle visioni di Anna Caterina: “ Vidi anche due vasetti, uno d’acqua e l’altro di vino, e tre piccoli contenitori, uno vuoto contenente olio grasso e l’altro olio liquido. Compresi che Gesù stava per istituire il Santo Sacramento dell’Eucarestia, prendendo spunto da un antico simbolo di amore fraterno.

(…) Deposto il Calice sull’altare, Gesù spezzò il pane che aveva segnato, pregò e mise i pezzettini nella patena, lasciandone cadere uno nel calice. Nello stesso istante vidi la Santa Vergine che riceveva spiritualmente il Santo Sacramento dell’Eucarestia. Il Signore mi apparve trasfigurato, pregò e parlò di nuovo.

Mi parve che ogni parola da Lui pronunciata penetrasse come un fuoco spirituale nel cuore degli apostoli. Li vidi tutti estasiati nell’udire le parole del Suo insegnamento, eccetto l’Iscariota. Gesù prese la patena con i frammenti del pane e pronunciò le parole della consacrazione:

PRENDETE E MANGIATENE TUTTI.

Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo che dono a voi”. Quando mise il pane sulla lingua degli apostoli, che si avvicinavano a due a due, vidi il volto di Giuda oscurarsi. Egli era stato il terzo a prendere il Corpo di Cristo. Il Signore, posandogli il bocconcino sulla lingua, gli aveva sussurrato: “”Fai presto ciò che vuoi fare”.

Ogni cosa era circonfusa di luce, il pane scese nella bocca degli apostoli come un bocconcino luminoso, riempiendoli di gioia. Solo Giuda restava nella sala come un’ombra oscura e torbida. Mentre Gesù proferiva le parole della consacrazione e Giovanni versava il sangue divino nelle sei coppe, una per ogni coppia di apostoli, il traditore uscì dal cenacolo e corse via.

Vidi tre demoni che lo guidavano. Dopo l’istituzione del Santissimo Sacramento , in cui Gesù aveva offerto se stesso immolato misticamente, il Signore e gli apostoli intonarono un canto di ringraziamento e lasciarono il cenacolo.

Tratto dal libro: “La Passione secondo Anna Caterina Emmerick.

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