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SPIRITUALITA'

Metempsicosi evoluzione dei Regni inferiori.

Per il regno minerale, vegetale ed animale non si può parlare di legge causa effetto e reincarnazione, come per l’uomo, bensì di metempsicosi. ( anche se spesso tali termini si usano indistintamente e impropriamente). Che designa proprio il passaggio da un Regno all’altro delle Anime di gruppo. Quindi, Metempsicosi evoluzione dei regni inferiori.

l’uomo si affaccia nella storia del processo evolutivo quando, l’Anima conquista la sua individualità. ( l’animale che raggiunge questo stadio si reincarna, nella vita successiva, in un essere umano). Questa è strettamente connessa con l’apparizione del corpo causale. Che si forma dall’unione delle vibrazioni del piano mentale con l’energia della Monade. Che discende dall’alto della materia per potersi appropriare dei corpi inferiori, sempre al fine di utilizzarli per la propria evoluzione. A livello causale si immagazzinano le cause dell’attitudine generale nei confronti della vita. Le qualità e le esperienze maturate nelle vita precedenti, che a loro volta influenzeranno quelle future.

 (leggi anche: Evoluzione dello Spirito: da Anima di gruppo a individuo coscienza).

 

Questi piani che si rappresentano come separati per meglio evidenziare la loro funzione e le loro dinamiche, in realtà si compenetrano, convivono armonicamente. Collegati a ciascuno di essi vi sono gli organi psichici o centri di forza, i chakra che hanno due funzioni. La prima è quella di distribuire l’energia nei corpi sottili dopo averla assorbita dai piani corrispondenti. La seconda di riattivare la coscienza, mettendola a contatto, in modo consapevole. Con le esperienze interiori, da quelle vissute sul piano astrale a quelle dello spirito.

I CHAKRA.

I chakra si risvegliano via via che si procede nell’evoluzione. Esattamente come sul piano materiale le zone cosiddette silenti del cervello si riattivano quando si compiono nuove operazioni mentali. Non occorre forzare questo processo con esercizi di meditazione, che tra l’altro potrebbero essere pericolosi. Basta agire in coscienza, cioè nella piena consapevolezza di ciò che si fa. ( cosa difficilissima per chi non è allenato: provate per un’ora a vivere osservando il vostro comportamento dall’esterno, come sdoppiati. Giudicando freddamente le vostre emozioni, i vostri pensieri, i condizionamenti a cui siete sottoposti e nel contempo anche quelli degli altri).

I CORPI SOTTILI.

Naturalmente i corpi sottili e quello materiale sono solo strumenti dell’uomo, o meglio del Sè. Essi si logorano e si rinnovano esattamente come i vestiti che indossiamo per le varie occasioni. E fungono da veicoli che ci permettono di espletare il compito sulla Terra. L’uomo che si trova all’inizio di questo processo non è consapevole della sua totalità e tende a identificarsi con la sua parte più grossolana. Tuttavia, il Jivatma che è in lui, agisce come un timoniere che guida la sua coscienza, il testimone che lo spinge verso la liberazione.

Ma anche chi non ha raggiunto la consapevolezza, è protagonista e responsabile della propria esistenza, anche se ha un’esperienza limitata. Egli non è ancora padrone della propria vita e si lascia trascinare dalla corrente degli eventi senza saperli decifrare. Come se vivesse in un universo casuale. Tuttavia lo Spirito che giace addormentato in lui, la scintilla divina che arde nel fondo del cuore. ( Sede dell’amore e della coscienza cosmica), Trishna infine, lo spingono a proseguire il cammino finché si attuerà il suo risveglio. Che lo metterà a contatto con il Sè, con il suo progetto di vita, e quindi con il corpo causale. Fino a ricordare il passato più lontano e a costruire consapevolmente il futuro.

( Metempsicosi evoluzione dei regni inferiori).

IL POTENZIALE INTELLETTIVO E INTUITIVO.

Durante le prime incarnazioni, l’individuo ha la coscienza addormentata e quindi non realizza ciò che sta vivendo. Non usa ancora il suo potenziale intellettivo e intuitivo. E’ molto simile all’animale che lo ha preceduto, in balìa degli istinti, delle emozioni, degli eventi. La sua mente incamera le esperienze in modo confuso, disordinato, finché nel tempo si affinerà, imparando a dominarsi. Soprattutto negli impulsi più ciechi, a sviluppare la volontà, il discernimento, l’intelligenza. Solo quando si incomincia a risvegliare i chakra, egli prenderà coscienza di se stesso. E di quanto lo circonda, fino a diventare responsabile della sua vita.

Se nelle prime reincarnazioni l’essere scende sulla terra in modo indiscriminato. Senza scegliere il proprio involucro futuro, la sua famiglia, il suo ambiente, le sue esperienze, attirato semplicemente da vibrazioni simili alle sue. Quando avrà camminato sul sentiero, allora, prima di nascere vedrà già quale corpo. Quale destino, quali esperienze dovrà affrontare in modo da superare i suoi limiti. Per avanzare nell’evoluzione e bruciare il karma negativo. E a mano a mano che progredisce in questa direzione, il tempo tra una discesa e l’altra si allunga. Se nelle prime incarnazioni la rinascita è quasi immediata, per l’individuo “risvegliato” possono passare anche alcuni secoli.

CONOSCERE SE STESSI.

Tutta l’esistenza è governata dalla legge di causa-effetto, o karma. Ogni azione, buona o cattiva, crea una reazione, una conseguenza, che può essere immediata o ripresentarsi in futuro, fosse anche tra molte esistenze. Ed ecco il significato profondo del comandamento evangelico “ Ama il tuo prossimo come te stesso”. Solo imparando a conoscere se stessi e quindi il prossimo, solo amando gli altri non tanto per ciò che sono sulla Terra. Ma per lo Spirito che racchiudono, si crea karma positivo, procedendo verso la Coscienza universale, la Luce.

I MAESTRI INVISIBILI.

In questo viaggio siamo aiutati da esseri superiori a noi per evoluzione, i Maestri invisibili, le potenze celesti. O anche da chi ci ha amato e ha abbandonato la condizione terrena prima di noi. Dall’aldilà queste entità cercano di intervenire, di indirizzarci, di proteggerci, mentre il Maestro del Karma ci mette di fronte alle prove. Che noi stessi abbiamo scelto prima di nascere. In tutto questo, l’uomo conserva il suo libero arbitrio. Egli è libero di agire a seconda della sua volontà. Tuttavia, poiché è sempre lui, o meglio il suo Sè, che ha scelto il suo destino. Se non porta a termine le esperienze prefissate se le ritroverà di fronte di nuovo più e più volte. Rinascendo e rinascendo ancora finché non avrà terminato il cammino.

( Metempsicosi evoluzione dei regni inferiori)

 

IL LIBERO ARBITRIO.

Il libero arbitrio può essere dunque paragonato alla libertà che ha un viaggiatore su una nave. Egli può spostarsi da poppa a prua, dalla classe turistica alla prima o alla sala macchine, può dormire, nuotare o passeggiare. Ma non può cambiare la rotta della nave. Così il nostro Spirito si è incarnato sulla Terra per iniziare il viaggio e ritornare al punto di partenza. All’interno di questo percorso può fermare o accelerare i processi di crescita, bruciare il karma negativo o accumularlo. È questa la Legge del Grande Ritorno, il grande mistero della vita che concerne il sacrificio divino. Mentre sul piano cosmico questo si estrinseca con l’immersione dello Spirito nella materia. Con una conseguente morte della Coscienza, sul piano umano questo sacrificio lo realizza il Figlio. Morto sulla Croce per riscattare l’umanità e indicare la strada per raggiungere il Padre…

FONTE: Dal libro “Reincarnazione”

Manuela Pompas.

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