
LA VITA NEI MONDI SUPERIORI, DI PACE E ARMONIA.
( La vita nei mondi superiori di pace e armonia)
Allorchè l’anima virtuosa, vinte le passioni, abbandona il corpo che fu per essa strumento di dolore e di gloria, si invola attraverso lo spazio per raggiungere le sue sorelle, e percorre regioni di armonia, pace, e splendore, spinta di un impulso irresistibile. La parola umana è troppo povera per esprimere ciò che essa vede. Quale espansione, quale gioia deliziosa, rompere la possente catena che ci lega alla Terra. Abbracciare i Cieli, immergerci nello spazio senza limiti e dominare da tale altezza l’orbita dei mondi. Non più corpo infermo, pesante come una cappa di piombo. Non più catene materiali trascinate penosamente! Sciolta dai suoi lacci, inebriata di spazio e libertà….
( La vita nei mondi superiori)
I TRISTI RICORDI DELLA TERRA.
Alla laidezza terrena, alla vecchiaia decrepita e rugosa, subentra un corpo fluido dalle forme squisite – forme umane idealizzate – diafano e brillante. L’anima ritrova gli esseri amati che la precedettero nella nuova vita. gli eletti della sua tenerezza, i suoi compagni di lavoro e di prova che sembrano attenderla. come dal ritorno da un lungo viaggio. Essa cammina liberamente con loro e le espansioni traboccano di una felicità accresciuta dalla rimembranza dei tristi ricordi della Terra. Dal confronto dell’ora presente col lacrimoso passato.
Altri Spiriti, cari per i mali sofferti in comune in altri tempi ai tristi ricordi della Terra e dimenticati dall’anima durante la sua ultima incarnazione. Vengono ad unirsi ai primi: tutti coloro che divisero con essa i giorni buoni o tristi, tutti coloro che con essa crebbero, lottarono, piansero e soffrirono. Si affrettano a riceverla, e la sua memoria si ridesta, provocando esplosioni di gioia, effusioni che la penna non sa descrivere.
(la vita nei mondi superiori)
NESSUN RIMPIANTO
(…) Nessun rimpianto, nessun sentimento di gelosia può entrare in queste anime sensibili. la confidenza e la sincerità presiedono alle loro riunioni. In cui ricevono le istruzioni dei messaggi divini e accettano nuovi mandati che contribuiscono a ulteriori elevazioni. Gli uni si incaricano di vegliare al progresso e allo sviluppo delle nazioni e dei mondi. Altri vi si incarnano per compiervi delle missioni di sacrificio, per istruire gli uomini nella morale e nella scienza; altri ancora – spiriti protettori e dirigenti si uniscono a qualche anima incarnata, la sostengono nell’aspro cammino dell’esistenza, l’accompagnano dalla nascita alla morte, e l’accolgono poi sulla soglia del mondo invisibile.
Lo spirito, a qualunque grado della gerarchia esso appartenga, ha il suo compito nell’opera immensa del progresso, e concorre all’esecuzione delle leggi superiori. Più lo Spirito si purifica, più intenso ed ardente diventa in esso il bisogno di amare, di attrarre a sé. Nella luce e nella felicità del soggiorno e non conosce dolore, tutto ciò che soffre, che lotta e si agita nelle profondità della vita immortale. Allorchè qualche spirito adotta uno dei suoi minori fratelli e ne diventa il protettore e la guida, con quale sollecitudine affettuosa egli sostiene i suoi passi. Con qual gioia sorveglia i suoi progressi, con quale amarezza assiste alle cadute che non può impedire! Noi tutti abbiamo uno di questi geni tutelari, che ci ispira nelle ore difficili e ci dirige sulla retta via, da ciò la poetica leggenda cristiana dell’angelo custode.
(La vita nei mondi superiori di pace e armonia )
GERARCHIA SPIRITUALE.
(…) Abbiamo parlato di gerarchia: v’è realmente una gerarchia spirituale ma essa non si basa sulla virtù, e non esiste che per essa. E per le qualità acquisite col lavoro e con la sofferenza. Noi sappiamo che nel loro principio gli Spiriti sono uguali, che tutti sono destinati a un medesimo fine. E differiscono soltanto dal punto di vista del maggiore o minore sviluppo.
I gradi della gerarchia spirituale incominciano nella profondità della vita inferiore e salgono ad altezze inaccessibili alla ragione umana. E’ un ascendere inenarrabile di potenze, di luci, di virtù, che ingrandiscono dalla base alla sommità, se pur vi è una sommità. Questa è la spirale del progresso che si svolge all’infinito. Essa si divide in tre grandi zone: vita materiale, vita spirituale, vita celeste. Che riflettono, reagiscono l’una sull’altra, e formano un tutto, che costituisce il campo di evoluzione degli esseri, la scala leggendaria di Giacobbe.
Su tutta la scala, un legame invisibile unisce essere ad essere, e ciascuno è retto e attratto dai più elevati. Le anime superiori che si manifestano a noi ci sembrano dotate di qualità sublimi. E nondimeno esse affermano l’esistenza di esseri tanto superiori, quanto esse lo sono relativamente a noi. Per cui i gradi si succedono e si perdono in una profondità piena di mistero.
(La vita nei mondi superiori di pace e armonia)
LO SPLENDORE ABBAGLIANTE DELLE ANIME SUPERIORI.
L’involucro fluidico dello Spirito è come una veste tessuta con i meriti dello Spirito stesso nel corso delle sue esistenze. Da esso quindi risulta la sua superiorità: tenebroso e denso nell’anima inferiore, aumenta la bianchezza, e si purifica sempre più, in proporzione dei progressi realizzati, e, già luminoso nello spirito elevato, acquista nelle anime superiori uno splendore abbagliante.
Ogni Spirito è un focolare di luce. luce profondamente velata, compressa, invisibile, che si sviluppa con la forza morale, si accresce gradatamente, aumenta di estensione ed intensità. Da prima è un fuoco nascosto sotto la cenere che si rivela con deboli bagliori. Poi diventa fiammella timida e vacillante, finché un giorno divampa in aureola, in incendio, si estende ed infiamma tutto lo spirito. Che risplende come un sole o come quegli astri erranti che percorrono gli abissi celesti, lasciandosi dietro una traccia luminosa. Questo grado di splendore è il risultato di un complesso di lavoro fecondo, DI UN CUMULO TALE DI ESISTENZE. La legge della reincarnazione che, a noi uomini, a volte urta, perchè temiamo di perdere le persone amate. Nulla si perde, ci si aspetta, è l’amore che lega indissolubilmente le Anime per l’eternità.
Elevandosi sempre più verso le cime del pensiero, l’intuito giungerebbe a intravedere che cosa è Dio- Anima dell’Universo e centro prodigioso di Luce.
( La vita nei mondi superiori di pace e armonia)
LA LUCE DIVINA
Ma la vista diretta di Dio non è possibile che ai più grandi Spiriti: la Luce divina compendia la gloria e la potenza, la maestà dell’Eterno. E’ la visione della stessa verità; poche anime possono contemplarla senza veli. eEper sopportarne lo schiacciante splendore, bisogna essere di un’assoluta purezza.
La vita terrestre sospende le proprietà radianti dello Spirito. Durante il suo corso, la luce dell’anima, simile ad una fiaccola che brucia solitaria nel fondo di un sepolcro, è nascosta dalla carne. Nondimeno possiamo constatarne l’esistenza in noi. Le nostre buone opere, i nostri generosi entusiasmi la mantengono, la ravvivano e un’intera moltitudine può riscaldarsi al contatto comunicativo di un’anima entusiasta. Nei momenti di espansione, di carità, di amore, noi sentiamo in noi stessi come una fiamma. Come un raggio di luce divina che emana dal nostro essere; è questa luce interna che forma gli oratori, gli eroi, gli apostoli. Che riscalda l’uditorio, trascina i popoli e li spinge in grandi cose.
( La vita nei mondi superiori di pace e armonia)
LA POTENZA DELL’ANIMA.
Le forze spirituali si rivelano allora allo sguardo di tutti, e mostrano ciò che è possibile ottenere dal-la potenza dell’anima, mosse dall’amore del bene e del giusto. Superiore a tutte le forze materiali, la potenza dell’anima potrebbe sollevare il mondo: questa potenza è una luce.
Piccolo focolare che covi nel nostro cuore, possa tu essere alimentato dalle nostre buone opere, che, ravvivando la tua fiamma, facciano di te un braciere che illumina e riscalda tutto ciò che l’avvicina, un faro che dirige gli spiriti scettici che brancolano nelle tenebre!
LA META DELL’EVOLUZIONE.
Noi abbiamo tentato di dare un’idea di ciò che è la vita celeste, definitiva, secondo l’insegnamento degli Spiriti: essa è la meta dell’evoluzione di tutte le anime. Ove tutti i sogni del bene si realizzano, ove le nobili aspirazioni si compiono, ove le speranze deluse, le affezioni respinte, gli slanci compressi della vita materiale si espandono liberamente. Ivi le simpatie, le tenerezze, i puri amori si ritrovano, si uniscono e si fondono in un immenso amore che infiamma tutti gli esseri. E li fa vivere in comunione perpetua nel seno della grande armonia.
Tuttavia, per raggiungere queste altezze quasi divine, bisogna lasciare sulle pendici che vi conducono, gli appetiti, i desideri, le passioni, lacerandosi alle spine. Purificandosi alle acque dei ghiacciai. Bisogna conquistare la dolcezza, la rassegnazione, la fede. Imparare a soffrire senza lamento, a piangere in silenzio, e, sdegnando le ricchezze e le gioie effimere del mondo. Consacrare tutto il proprio cuore ai bene che non tramontano mai. Bisogna deporre nei cimiteri della terra molte spoglie sformate dal dolore. Soffrire senza ira, l’inopia, l’umiliazione, il disprezzo, sentire i morsi del male, il peso della solitudine e della tristezza., bisogna vuotare molte volte il calice profondo e amaro.
LA SOFFERENZA SVILUPPA LA FORZA.
Soltanto la sofferenza sviluppa la forza dell’anima, temperandola per la lotta e l’ascensione. Purificandola e maturandola alle altezze che le aprono le porte della vita felice.
Spirito immortale, Spirito incarnato o libero, se tu vuoi percorrere rapidamente il ciclo magnifico dei mondi e conquistare le regioni eteree. Getta lungi da te tutto ciò che aggrava i tuoi passi e intralcia le tue facoltà latenti. Rendi alla terra tutto ciò che viene dalla terra. E aspira ai tesori eterni; prega, lavora, consola, soccorri, ama fino all’immolazione. Adempi il dovere a costo del sacrificio e della morte: sarà questo il germe della tua felicità avvenire!….

