SALUTE E BENESSERE

LA TERAPIA DEL DIGIUNO PER RIGENERARE L’ORGANISMO.(I)

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Come definisce il digiuno il “Circolo Medico di Lavoro la terapia del Digiuno? Nel loro statuto leggiamo. “Il Digiuno, la volontaria astensione dal cibo, di durata limitata, viene esercitato, per ragioni diverse, da PERSONE SANE. ( da tener ben presente… “persone in buona salute”), da tempo immemorabile. La capacità di vivere con le riserve del proprio corpo, corrisponde alla fisiologia umana. Questa capacità può essere usata come igiene di vita o come prevenzione.

(La terapia del digiuno per rigenerare l’organismo)

UNA FUNZIONE TERAPEUTICA AFFERMATA E CONSOLIDATA

In ogni ambito culturale, il digiuno ha una dimensione animico-spirituale. Nel trattamento di MALATI, si è affermato con successo da moltissimo tempo. La sua funzione terapeutica confermata e consolidata attraverso esperienze di decenni dai medici specializzati nel digiuno e da prove scientifiche. Il rifiuto spontaneo del cibo durante le malattie con febbre alta, è anch’esso, come la febbre stessa, già terapia. E corrisponde alla tendenza fisiologica dell’organismo all’autoguarigione. Il termine di “ terapia del digiuno” è stato coniato da Buchinger.

Rispetto alle malattie croniche e a quelle dipendenti dal cibo, la terapia del digiuno è un metodo quasi insuperabile negli effetti e per la varietà delle indicazioni. Equivale a un intervento terapeutico nutrizionale nel metabolismo del malato. E dovrebbe essere perciò praticato da personale specializzato. Questo solo nelle cliniche specializzate, dopo la diagnosi di un esperto e con indicazioni complete. Il digiuno è una terapia non a base di medicine, all’interno della medicina generale. E ha perciò carattere interdisciplinare. La terapia del digiuno è un metodo quasi insuperabile e negli effetti e per la varietà delle indicazioni.

UNA TERAPIA PSICOSOMATICA

Equivale a un intervento terapeutico nutrizionale nel metabolismo del malato e perciò dovrebbe essere praticato da personale specializzato, solo nelle cliniche specializzate. questo a seguito di una diagnosi di un esperto e con indicazioni complete. Il digiuno è anche una terapia psicosomatica. Presuppone il completo accordo e la completa partecipazione del paziente. La presa di distanza dalla vita di ogni giorno e dalle obbligazioni casalinghe e di lavoro, dai problemi e dalle tentazioni, ha gran peso sul corso e sulla riuscita della terapia. la terapia del digiuno. E comprende esperienze esistenziali limite e allenamento alla rinuncia… Il digiuno è un inizio didattico conveniente per una riorganizzazione del modo di nutrirsi. Che il malato cronico spesso deve mantenere per tutta la vita.

(La terapia del digiuno per rigenerare l’organismo)

Per l’attuazione del digiuno viene esposto quanto segue. Elementi irrinunciabili nel digiuno sono: abbondanti apporti di liquidi, sollecitazione di tutti i processi di eliminazione. Soprattutto equilibrio tra moto e quiete. Nei digiuni condotti in modo corretto, non si riscontrano sensazioni di fame e di hanno prestazione di buon livello.

Dal digiuno ad acqua o tè, si sono sviluppate diverse forme di digiuno, con l’aggiunta di bevande a limitato contenuto calorico. Importante è il digiuno con succhi, siero di latte, brodi.

L’IMPORTANZA DELLE TISANE.

Secondo il Dr. Otto Buchinger, ha dato i migliori risultati il digiuno a base di tisane, molta acqua e bevande ricche di vitamine e sostanze minerali, lasciate il più possibile allo stato naturale. Bisogna inoltre assumere 200 kcal al giorno. In forma di succhi di frutta e verdura e di brodi di verdura.

Questa descrizione rende più chiaro il fatto che il digiuno rappresenta un principio di terapia totale, che riguarda l’ambito corporeo, quello animico e quello spirituale dell’uomo e che agisce in modo purificante, riordinante, rieducante e liberatorio.

La malattia, nella maggior parte dei casi, è un’interazione difettosa e disturbata degli arti costitutivi animici e spirituali dell’uomo. Con le sue forze vitali e con il suo corpo. Ci sono situazioni di irrigidimento, di congestione di rilasciamento. Che si manifestano con infiammazioni, sclerotizzazioni, in molti altri tipi di disturbi. I quali causano basso rendimento, difficoltà di concentrazione, sensazioni di dolore mutevoli per durata e localizzazione, angoscia, depressione, insonnia. Questa scala comprende malattie organiche e anche quell’ampia sfera di malattie con disturbi mutevoli, in condizioni cliniche però ancora normali.

IL PERICOLO DELLA DIPENDENZA DOVUTA AI FARMACI

Nel caso di malattie organiche, vengono impiegati nella medicina ufficiale terapie a base di preparati chimico- farmaceutici, o operazioni, con improbabili e imperfette guarigioni. Oppure il paziente passa da una analisi all’altra senza risultati consistenti, prende poi medicine che agiscono in base al sintomo, con il pericolo della dipendenza e degli effetti collaterali.

(La terapia del digiuno come per rigenerare l’organismo)

Nel digiuno che si compie in perfetta libertà, con la volontà della rinuncia, avvengono nell’uomo, ad ogni livello, processi che agiscono in maniera chiaramente purificatrice nella sfera fisica. Tali processi sono riconoscibili dal forte impulso alla eliminazione nei reni, nei polmoni, nell’intestino e nel trasudamento del corpo. Tanto che uno dei pionieri del digiuno, il Dr. Franz Xaver Mavr, ha parlato nel suo libro: “Bellezza e digestione” di una ‘ cosmetica dall’interno’. Il digiuno come cura per il corpo in senso più ampio e profondo, è un aspetto di questo metodo terapeutico.

LA RINUNCIA VOLONTARIA.

La rinuncia volontaria e cosciente ad ogni alimento solido e alle sostanze come il caffè, l’alcol, la nicotina e la sopportazione volontaria delle ‘crisi di digiuno’. – Che comunque sono da intendersi come crisi di guarigione che possono essere notevolmente ridotte con l’aiuto di programmati ‘ metodi di sostegno’. Come l’applicazione del metodo Kneipp, i massaggi, la ginnastica, gli esercizi di respirazione e di rilassamento. Questi sono un addestramento che ha per fine il controllo di sé, la disciplina, l’armonia della vita animica e degli istinti. l’anima, come mediatrice tra le verità spirituali e gli aneliti, e i bisogni del corpo, diventa più sensibile e ricettiva agli impulsi di quel mondo spirituale. Che è la nostra vera patria e ci rende possibile allentare i legami con il corpo per dedicarci ad una dimensione spirituale.

Il consolidamento crescente della nostra corporeità, la limitazione delle strutture del pensiero a un sistema di valori materialistici, inducono a una rivalutazione del digiuno. Come metodo che dà la possibilità di essere attivi equilibratamente e armonicamente. Tutto in una cooperazione con le altre componenti essenziali dell’uomo.

(La terapia del digiuno per rigenerare l’organismo)

LA PURIFICAZIONE DEL SANGUE E’ LA VIA DELLA GUARIGIONE.

Colui che digiuna si libera dai legami e dalla unilateralità corporea e in questo modo apre la via della guarigione. Poiché i processi di eliminazione preservano l’organismo dalla stagnazione. Si produce una purificazione del sangue e ciò blocca o ostruisce, viene rimosso. Il flusso dei liquidi permette nuovamente l’azione indisturbata delle forze formatrici. Volta a rigenerare i sistemi degli organi. Nello stesso tempo si nota una chiarezza di pensiero che indica un potenziamento della vita animica. Che ora può svolgere la sua attività tipicamente umana, nel ritmico alternarsi di forze costruttrici e distruttrici. Ogni persona che pratichi il digiuno, dopo la fase critica dell’eliminazione può sperimentare questo potenziamento. Che si presenta come una sorta di permeabilità agli impulsi spirituali. (leggi anche la seconda parte: il digiuno terapeutico)

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