
LA RINASCITA DELLA SINCERITA’. AVERE UNA MENTE LIBERA.
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Nel trattare la menzogna, impariamo a usare discernimento. fondamentale è rinnovarsi nell’intimo e esporsi alla rinascita della sincerità.
Le persone sincere trovano l’ipocrisia particolarmente spiacevole da affrontare, perchè sebbene provenga da un’area diversa e pericolosa del Karma, si presenta come se fosse ammantata di gentilezza,
L’ipocrisia è un’espressione di ignoranza, unita all’egoismo. L’ipocrita non è informato. Si nasconde dietro le complessità e le contraddizioni della vita, non solo per ingannare gli altri, ma anche per perpetuare il suo autoinganno.
Uno degli aspetti centrali dell’ipocrisia è il fatto che, prima di essere un ipocrita verso gli altri, l’individuo è ipocrita con se stesso. Il bugiardo e l’insincero hanno perso il senso della realtà. La loro connessione con le anime superiori è stata sacrificata. Per affrontare sentimenti come la paura interiore. E lo fanno attraverso emozioni compensative come l’ambizione, la vanità, la ricerca di potere sugli altri. Queste sono fughe psicologiche dell’ansia dovute dalla sensazione di essere isolati dalla vita.
( La rinascita della sincerità)
L’ipocrisia ha diverse maschere.
Ci sono molti “sinceri ipocriti” in diverse sfere della vita. l’ipocrisia ha diverse maschere. Sono persone fondamentalmente oneste che non hanno avuto accesso ad un’azione pedagogica efficace. Solo una pedagogia corretta può aiutare le persone a liberarsi dalla falsità. Ereditata da questo tempo nella famiglia, nel lavoro , nella vita sociale in genere. E soprattutto con la relazione interiore quotidiana della propria coscienza. Quando osserviamo i fallimenti pedagogici delle associazioni spirituali, con il loro culto della personalità e delle organizzazioni. La loro “sedimentalità spirituale”, la loro ambizione mascherata per esaltarsi solo sotto il profilo egoico. O per ottenere danaro dalle persone interessate alla saggezza e la loro devozione ritualizzata ai falsi insegnanti. Allora dobbiamo ricordare che l’opzione della menzogna è raramente una decisione individuale del popolo. Nessuno ha mostrato loro un diverso modo di vivere. Sono nati in un mondo di menzogna e credono che sia necessario aderirvi.
( La rinascita della sincerità)
UNA RAGNATELA DI MENZOGNE.
Imparare la sincerità e il discernimento non è compito facile. La prima vittima dell’ipocrisia è l’ipocrita stesso. Vive sotto la tortura di non avere più il senso della realtà. E’ intrappolato nella ragnatela di menzogne interconnesse, volontarie e involontarie, create da se stesso e da altri e di cui non può discernere la natura.
Per questo motivo, i teosofi e gli spiritualisti in genere combattono l’ignoranza, senza combattere la “persona ignorante”.
Tuttavia, l’ignorante è spesso offeso “mortalmente” da chi abbatte le illusioni o combatte l’ignoranza presentata come saggezza. Coloro che mancano di buon senso possono amare la propria disinformazione ed identificarvisi con essa.
( La rinascita della sincerità)
LA VERA INTELLIGENZA COINCIDE CON L’ONESTA’
Chi ha rinunciato alla sincerità soffre quando vede una persona sincera che non è ingenua e non può essere facilmente ingannata. Fondamentalmente l’ipocrita è ingenuo e riconoscerlo è doloroso per lui. La vita insegna che la vera intelligenza consiste con l’onesta. Essere onesti con se stessi e con gli altri.
Lo spiritualista che è ben informato sulla natura umana sa di essere solo un pellegrino e non è del tutto libero dalla illusione. Sebbene possa essere guidato da un cuore onesto. Il percorso verso la libertà dalla ipocrisia rimane qualcosa che deve fare passo dopo passo, con coraggio e pazienza. I blocchi inciampanti fanno parte della escursione. Deve avere equilibrio e fermezza, flessibilità e determinazione. Sono necessarie umiltà di fronte alle vittorie, serenità di fronte alle sconfitte e una visione a lungo termine delle cose. Migliorare il modo con cui l’umanità crea e rinnova il suo Karma. Niente di meglio di un sistema etico attraverso il quale le persone possono imparare ad amare la verità. A rifiutare le illusioni e a vedere la differenza tra le due.
IMPARARE ATTRAVERSO I GRANDI MAESTRI DEL PASSATO.
Questo ci è dato da opere come quelle di Confucio, Lao-Tzu, Cicerone, Seneca, Marco Aurelio, Epitteto, Robert Crosbie e altri. Imparare dai grandi maestri del passato. I libri di Blavatsky e le lettre dei Mahatma ci offrono la struttura e il punto di vista corretti per guardare l’intera vita. Tuttavia, la lettura da sola non è sufficiente. Il compito è anche pratico. La grande sfida per chi studia la spiritualità e la Teosofia è di agire quotidianamente secondo l’ideale adottato.
Per abbandonare gli errori commessi è necessario sviluppare la rinuncia e il distacco. L’uso del discernimento rende possibile conoscere la differenza tra giusto e sbagliato. Una volta ottenuta la visione corretta delle cose, la volontà morale deve essere esercitata. Sfidando le forze dense di “consenso”, “conforto collettivo”, ricatto ordinario ed emotivo, sottile o no.
Il nostro giudizio e la nostra saggezza falliranno in una serie di situazioni specifiche. Dobbiamo seguirli comunque, perchè questo è il percorso di apprendimento. Naturalmente, il buon senso spesso ci dirà di dare i consigli.
Per capire la vita vale la pena di rinunciare alla velocità frenetica della quotidianità. La rinascita della sincerità avviene per gradi, senza fretta e con molta introspezione verso l’universo interiore.
Abbiamo ridotto la distanza tra l’ideale e la pratica creando spazio per il silenzio su diverse opportunità durante il giorno. L’atmosfera prodotta dall’assenza interna di rumore armonizza gradualmente pensieri, sentimenti, azioni e percezioni intuitive. Lentamente, l’anima guarisce se stessa mentre impara impara ad amare la vita in profondità…

