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LETTERATURA

Nella Poesia di William Wordsworth l’incontro con la Natura.

L’amore per la Natura è il fondamento del – la Poesia di William Wordsworth che nacque a Cumberland nel 1770 e morì nel 1850. di solito il suo nome è associato a Coleridge e Southey della “Lake School” dei poeti. Pochi uomini hanno dedicato così’ completamente la loro vita e alla contemplazione del l sublime incontro con la Natura. Non era principalmente un poeta della natura, ma piuttosto un intermediario tra la natura e l’uomo. Ha vissuto una vita lunga e semplice, tendendo il suo amore per la natura e l’uomo e ha dato al mondo una ricchezza di poesia priva di dettagli pittoreschi e romantici. ( Natura bellezza e beatitudine del Creatore).

Alcuni critici dicono nella sua poesia è molto semplice, ma ci sono anche gemme di pensiero che riflettono tutta la Realtà spirituale intrinseca nella Natura stessa. Questi pensieri sono punti guida in una filosofia che non è limitata al Paese, alla cultura e alla religione.

L’USO DELLA PAROLA NATURA DA PARTE DI WORDSWORTH.

Il poeta ha usato la parola Natura per simboleggiare l’inesplicabile e inconoscibile super anima che i cuori umani desiderano ardentemente conoscere. La parola Natura è stata usata raramente da lui per indicare il mondo fisico e naturale. A volte ha parlato della natura di quelle qualità intrinseche e indistruttibili che si distinguono in ciò che comunemente noto come Natura Umana. Di tanto in tanto, si riferisce alla Natura umana come alla mente dell’uomo, ma, senza dubbio, questo è un fiore di simbolismo ed espressione poetica. La sua concezione della Natura è nel senso che la Natura è viva; che la Natura è nell’uomo tanto quanto l’uomo è in Essa. Nell’ambito della sua filosofia ci ha dato idee astratte del tutto su cui possiamo riflettere come nostre. L’occhio e l’orecchio sono sintonizzati sulla Verità Universale. Ce ne rende consapevole attraverso i nostri sensi e, sentendoci come noi, chiediamo “Che cos’è?”.

la filosofia di vita di William Wordsworth non è disturbata dalle molteplici attività della Natura, l’azione è al centro della Creazione. Nessun essere vivente può evitare l’azione perchè la legge stessa della sua natura lo obbliga ad agire. La perfezione, in senso spirituale, non si raggiunge attraverso l’inazione supina e le rinunce di autodifesa. La maggior parte della vita, come la conosciamo, è vita sensoriale fisica, suscettibile alle reazioni fisiche in un mondo materiale. L’attività ha un’influenza affascinante sulla mente mortale. Ma il Sè interiore del mortale, che è il nucleo dell’Essere, non è bruciato dalle fiamme, sopraffatto dalle acque né appassito dal vento secco. ( Il mondo spirituale e e le sue dimensioni).

Quella parte del mortale che è l’essenza della vita, è impenetrabile, inattaccabile, invisibile, immortale. Non è toccato dalle tribolazioni mortali. Se c’è un’inquietudine nell’anima, quindi avere il potere di costringere al riposo è un nobile risultato. Conoscere e sentire la forza della passione e sottometterla è un passo verso la padronanza di sé. ( Anima e Fiamma gemella, Sè Superiore).  L’immaginazione è affascinata dalle impressioni sensibili, ma le menti umane più elevate afferrano le impressioni sensibili e attraverso di esse percepiscono la vivida vita spirituale della Natura universale. Rompono i legami degli involucri fisici, raggiungono i confini estremi della mente mortale e vedono il piano superiore a livello spirituale. Wordsworth ha fatto proprio questa cosa, perchè scrive:

Tali menti provengono veramente dalla Divinità poiché sono Poteri; e quindi la più alta beatitudine che la carne può conoscere è loro – la coscienza di chi sono, abitualmente infusa attraverso ogni immagine e attraverso ogni pensiero, e tutti gli affetti per comunione elevati dalla Terra al Cielo, dall’umano al Divino.

( La Poesia di William Wordsworth, L’incontro con la Natura)

FRATELLANZA UNIVERSALE.

La dottrina della fratellanza universale ha un posto importante nella filosofia di William Wordsworth. Viene respirata nella vita stessa delle sue poesie, che esprimono l’amore onnipervadente che permea ogni scintilla divina. Una intercomunicazione incessante di amore indicibile scorre attraverso la loro vita e il loro carattere, ci fanno sentire lo spirito di cordialità e disponibilità. Il tema della fratellanza universale, come un fiume d’argento, attraversa il bosco del-la poesia di William Wordsworth. Si trova nell’intercomunicazione di tutte le cose ed è lo scambio di vita e gioia nella contemplazione della Natura stessa; Natura ambiente e Natura umana.

Nella poesia intitolata “The Excursion”, William Wordsworth descrive il gioco della Natura sulla superficie terrestre subito dopo una tempesta:

“Più acutamente che altrove nella volta blu della notte brillano le stelle, come della loro stazione. I pensieri orgogliosi non sono più occupati nella mente dell’uomo degli agenti muti che si agitano lì- da solo. Qui mi siedo e guardo” … Contemplazione di tale sublime incanto.

La filosofia del poeta incarna la dottrina della verità delle idee astratte. Credeva che le idee astratte di verità fossero di esistenza eterna; che la giustizia, la temperanza, la conoscenza, l’amore, la verità sono esistenze reali. La scintilla divina nell’anima dell’uomo è l’Essere spirituale; tocca il paesaggio divino delle idee. L’intera esistenza terrena è virtualmente una lotta per riconquistare la saggezza che è andata perduta. Almeno, c’è un innato desiderio umanistico di farlo. Tra le idee astratte perdute, l’unica che ha una forma visibile sulla Terra è la Bellezza. Il mondo dei sensi fisici, dei desideri sensuali interiori impediscono all’anima di afferrare coscientemente le idee astratte di verità nella lotta per ottenere concezioni spirituali. L’anima può vivere solo in un regno di idee. La teoria della preesitenza e della reminiscenza nelle idee astratte di verità è una dottrina dell’immortalità. ( Ipotesi della memoria genetica vs teoria della Rinascita).

Le nostre esistenze successive costituiscono una progressione verso un’unione più perfetta nella universalità dell’Essere. Le leggi immutabili della Natura lampeggiano nella mente del bambino; sono viste dall’occhio interiore del cieco, e si sordi e i silenziosi li leggono nell’universalità dell’Essere. La poesia di William Wordsworth “We are Seven” esprime meravigliosamente la vicinanza alla Natura sentita dal bambino che è inconscio dei limiti dei pensieri di tempo e spazio. Il bambino non fa distinzione tra terra e cielo; il fratello e la sorella morti fanno ancora parte della famiglia; la morte o transizione non ha separazione per il fanciullo perchè in verità morte e nascita in lui è spirito di unità. Nell’infanzia, è inconsciamente espresso, è una indicazione di immortalità.

La nostra nascita non è che un sonno e un oblio: l’Anima che sorge con noi, la Stella della nostra vita ha avuto altrove il suo tramonto, e viene da lontano; Non nella completa dimenticanza, e non nella totale nudità, ma veniamo da Dio, che è la nostra casa, nuvole di gloria trascinante! Il Paradiso giace su di noi nella nostra infanzia!”.

( La Poesia di William Wordsworth. l’incontro con la Natura.)

COSCIENZA DELL’ESSERE PERFETTO.

William Wordsworth ci porta alla coscienza dell’Essere Perfetto. Un poeta non può cambiare la Natura in un modo o nell’altro, ma sintonizzando i suoi pensieri sulla Natura fa di se stesso un poeta. Nella vita ordinaria, tendiamo a sentire di essere qualcosa di diverso dall’intera universalità, siamo parti del tutto e abbiamo le nostre identità individuali. Usando le parole come simboli di idee che possiamo comprendere, il poeta parla della Natura e dell’uomo, e la Natura è nell’uomo e viceversa, inseparabili. Più ci avviciniamo al piano spirituale, più i due termini simbolici si fondano in uno…

Nei nostri momenti migliori siamo inclini a raggiungere fini e concezioni più raffinate spiritualmente di quanto siamo in grado di intravedere nella normale condotta quotidiana. In questi momenti siamo più nel nostro Essere interiore. Tocchiamo la parte migliore della coscienza, che, dopotutto, è nella essenza della vita. Non riceviamo dalla Natura ciò che diamo a noi stessi, ma in realtà riceviamo un riflesso completamente diverso di noi stessi, che ha una stretta relazione con un altro aspetto del nostro sé mortale.

( La poesia di William Wordsworth, l’incontro con la natura)

Il principio di attività in un universo creativo, infinito e sconfinato è rappresentato dal-la poesia di William Wordsworth. Credeva che qualunque azione dovesse vivere; che l’Universo vive nel suo spirito, come noi viviamo nel nostro. All’unica super anima onnipervadente e a questa vita universale ha doto il nome di Natura. Per lui la Natura è attiva e le manifestazioni spirituali di innumerevoli entità del mondo fisico che riconosciamo intorno a noi sono parti del tutto..

Eppure qualunque impedimento dimori nella cella impenetrabile del cuore silenzioso, che la Natura ha fornito ad ogni creatura; uno spirito e un impulso di bene, una vita e un’anima per ogni modo di essere inseparabilmente legati…”.

Uno Spirito onnipresente si mescola con l’anima umana. Attraverso emozioni ed intuizioni, generiamo significati mistici, che danno le convinzioni che stanno alla base della nostra natura morale. Queste indicazioni di immortalità che provengono dall’interno non possono essere rivestite di parole. Sono un misto di pensieri e sentimenti che non entrano nella chiara coscienza. In tali momenti esaltanti, la poesia, la religione, la filosofia si fondono in un’unica sublime concezione, producendo una fede profondamente radicata nell’universalità della vita. La poesia di William Wordsworth non è limitata a un canale stretto, né può essere circoscritta in un piccolo campo. È incarnata in tutto il regno della Natura; non si è allontanata in modi subdoli per cercare la verità, la trova dentro di sé e diventa sua quando l’Anima si domina, possiede la conoscenza e si lega alla Verità….

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