
LA PLURALITA’ DELLE ESISTENZE. REINCARNAZIONE.
In qual modo si svolge la vita immortale, e che cosa in realtà la vita dell’anima? Per rispondere a tali quesiti è necessario riprendere dal suo principio e studiare nel suo complesso il problema delle esistenze. O meglio, della pluralità delle esistenze.
Noi sappiamo che sul nostro globo la vita apparve in principio sotto le forme più semplici ed elementari. Che si elevò in seguito, con una progressione costante, da forma a forma, fino al tipo uomo che corona la creazione terrestre. Gradatamente gli organismi si sviluppano e si perfezionano. La sensibilità si accresce. Lentamente la vita si svolge dalle strette della materia, e l’istinto cieco cede il posto all’intelligenza e alla ragione.
Questo cammino sublime che è la pluralità delle esistenze e quindi la reincarnazione. Questa scala dell’evoluzione i cui bassi gradini si perdono in un abisso tenebroso, venne forse percorsa da ogni anima? Prima di acquistare la libertà di coscienza, e conoscersi nella pienezza della sua volontà, dovette essa animare gli organismi rudimentali. Rivestire le forme inferiori della vita? l’esame delle tendenze umane che conservano ancora l’impronta della bestialità ci porterebbero a crederlo. Nondimeno il problema rimane tuttavia inesplicato.
Il sentimento della giustizia assoluta ci dice che, non solo l’uomo, ma anche l’animale non deve vivere e soffrire inutilmente. Una catena ascendente e continua sembra unire fra loro tutte le creazioni. Il minerale al vegetale, il vegetale all’animale e questo all’uomo. Essa può unirle doppiamente, nella materia e nello spirito. Queste due forme dell’evoluzione sono parallele e solidali. Poiché la vita è una manifestazione dello spirito che si traduce in movimento.
(Pluralità delle esistenze: Reincarnazione)
IL GRADO DI PERFEZIONE.
l’anima, dopo una lenta elaborazione, giunge allo stadio umano da cui non può ridiscendere, e acquista la conoscenza. Le forme che riveste, a qualsiasi grado di perfezione, sono l’espressione del suo valore intrinseco. E il posto che essa occupa nella catena degli esseri è sempre adeguato al suo grado di perfezione. Non dobbiamo accusare Dio d’aver creato delle forme orride e cattive. Gli esseri non possono avere altre parvenze che quelle risultanti dalle loro tendenze e dalle abitudini contratte. Talvolta le anime umane si scelgono dei corpi deboli e meschini per meglio domare le loro passioni. Per acquistare le qualità necessarie al loro progredire. Ma nella natura inferiore la scelta non è possibile. E l’essere ricade forzatamente sotto il dominio delle attrazioni che in lui trovano affinità.
Ogni osservatore attento può constatare questo sviluppo graduale. Fra gli animali domestici la diversità degli istinti è notevole. Alcuni individui della stessa specie risultano molto più avanzati di altri. Taluni possiedono anche qualità che li avvicinano sensibilmente agli uomini. Sono suscettibili di attaccamento e di affetto. Poiché la materia incapace di amare e di sentire, è necessario ammettere in essi l’esistenza di un’anima allo stato embrionale. Nulla d’altronde è più grande, più giusto e più conforme alla legge del progresso di questa ascensione. Che si effettua gradatamente per mezzo di successive conquiste. Per cui le anime si formano da sé, liberandosi a poco a poco dagli istinti inferiori. Rompendo il loro involucro d’egoismo per ridestarsi alla ragione, all’amore ed alla libertà. E sovranamente giusto che una stessa iniziazione sia da tutti subita. E che ogni essere non raggiunga uno stato superiore se non dopo aver acquistato nuove abitudini.
CONQUISTA DI AUTONOMIA E RESPONSABILITA’.
Il giorno in cui l’anima, pervenuta allo stato umano, conquista la propria autonomia e responsabilità morale con la
comprensione del dovere. Essa non raggiunge perciò il suo scopo, né termina la sua evoluzione. Lungi dal finire, la sua vera vita comincia solo allora. Nuovi doveri l’attendono, e le lotte del passato non sono che il preludio di ciò che l’avvenire riserva.
Le sue reincarnazioni nel corpo fisico si ripeteranno su questa Terra. Essa riprenderà ogni volta, con organi ringiovaniti, l’opera di perfezionamento interrotta con la morte. Per continuarla e progredire sempre più. Così l’anima, viatrice eterna, salirà di sfera in sfera verso il bene e la ragione infinita. Acquistando nuovi gradi. Progredendo senza posa nel sapere, nella saggezza e nella virtù.
“Un breve episodio della nostra vita immortale.
Le nostre esistenze terrestri non sono che un episodio della nostra vita immortale. l’anima non potrebbe, nel breve spazio di una sola esistenza, spogliarsi dei vizi, degli errori, di tutti gli appetiti volgari. Che sono altrettante vestigia delle sue vite passate, altrettante prove della sua origine. Misurando il tempo occorso all’umanità, dalla sua apparizione allo stato civile, noi comprenderemo che per realizzare i suoi destini. Per salire di luce in luce verso l’assoluto e il divino, occorrono all’anima dei periodi senza limiti, delle vite sempre nuove.
Soltanto la pluralità delle esistenze può spiegarci la diversità dei caratteri, la varietà delle attitudini, la sproporzione delle doti morali. Tutte le disuguaglianze che ci colpiscono. Senza questa legge ci domanderemmo invano perché alcuni uomini possiedono talento, nobili sentimenti, aspirazioni elevate. Mentre molti altri non hanno in retaggio che vanità, passioni, istinti vili e volgari.
(Pluralità delle esistenze: Reincarnazione)
Che pensare di un Dio che, assegnandoci una sola vita corporea, avesse fatto delle parti così inuguali. E avesse dato agli uomini, dal selvaggio all’incivilito, con benefici quasi simili una moralità così diversa? Senza la legge di reincarnazione, l’iniquità governerebbe il mondo.
UNA GRANDE VARIETA’ DI INTELLIGENZA.
l’influenza degli ambienti, l’eredità, le differenze di educazione, pur avendo il loro valore, non bastano a spiegarci tutte le anomalie. Noi vediamo i membri di una stessa famiglia, simili per la carne e per il sangue, educati allo stesso modo, differire molto fra loro; uomini eccellenti aver per figli dei “mostri”, come Marco Aurelio che fu padre di Commodo; da genitori oscuri e senza moralità nascere personaggi celebri e stimati.
Se tutto per noi cominciasse con la vita presente, come spiegare QUESTA grande varietà di intelligenza. Tanta gradazione di vizi e di virtù, tante e così diverse condizioni umane? Una tenebra impenetrabile peserebbe su quei geni precoci, su quegli spiriti prodigiosi, che dalla loro infanzia emersero nell’arte e nella scienza. Mentre tanti giovani impallidiscono senza risultato sui libri.
Tutte queste oscurità si disperdono alla luce della dottrina che ammette la pluralità delle esistenze. Gli esseri che più si distinguono per la loro potenza intellettuale e per le loro virtù. Sono anche quelli che molto più vissero e lavorarono acquistando esperienza maggiore e più estese attitudini. Il progresso e l’elevazione delle anime dipende unicamente dalla loro attività, dall’energia spiegata nella battaglia della vita. Alcune combattono coraggiosamente e superano presto i gradi che le separano dalla vita superiore, mentre altre si cristallizzano per secoli in esistenze sterili e oziose. Però queste disuguaglianze che risultano dalle opere del passato, possono essere redente e cancellate dalle nostre vite future.
ACQUISIZIONE GRADUALE DI INTELLIGENZA E COSCIENZA.
RIASSUMIAMO: l’essere si crea da sé con lo sviluppo graduale delle sue forze latenti. Incosciente al principio del suo cammino, la sua vita acquista l’intelligenza e la coscienza quando giunge allo stato umano ed entra in possesso di sé stesso. Ma anche allora la sua libertà è limitata dalle leggi naturali che provvedono alla sua conservazione. Così libero arbitrio e fatalismo si equilibrano e si compensano, e la libertà, con la responsabilità che ne deriva, è sempre relativa alla perfezione dell’Essere.
È questa l’unica soluzione razionale del problema. Nella successione dei tempi, sopra migliaia di mondi, le nostre esistenze si svolgono, passano, si rinnovano. E ognuna cancella una parte del male che è in noi. Le nostre anime, procedendo nella via sacra, si rafforzano e si purificano finché, liberate dalle dolorose incarnazioni, conquistano per proprio merito l’accesso ai cicli superiori. Ove splendono eterne la bellezza, la sapienza, la potenza, l’amore.
FONTE: “Vita dopo la morte”.
Lèon Denis.


One Comment
Laura
La Reincarnazione è la massima giustizia di Dio. purtroppo le religioni cristiane hanno pensato bene ad ometterla dagli insegnanti dottrinali , bloccando così l evoluzione dell’ umanità.