
L’ANIMA NEL MONDO SPIRITUALE. VIAGGIO OLTRE IL LIMITE.
(…) Dalla Terra parte un’anima racchiuso in un involucro, che non ha più le ambizioni, le intolleranze, le ingiustizie, le invidie della materia. Ma che porta ancora in sé le tracce di tutta questa negatività, per cui, appena questo perispirito racchiudente l’anima, ( l’anima nel mondo spirituale) si stacca, Si avvia in una biotesi. Che chiamerò di riposo, ove si isola dal movimento infinito ( spazio in cui vivono tutti gli Spiriti erranti. Quindi INFINITO, inteso non più ambiente Terra-finito).
l’isolamento potrà durare un giorno o un secolo, secondo la fatica karmica sopportata nel tempo, fatica duplice, cioè fisica e spirituale. In rapporto al peso di questa duplice fatica. La permanenza nell’ambiente di riposo, biotesi, di rilassamento, di conquista delle proprie capacità sarà più o meno lunga. Tanto maggiore è stato, infatti, quel peso tanto più lunga sarà la permanenza dell’anima e del perispirito nell ’ambiente di riposo.
( L’Anima nel mondo spirituale. Viaggio oltre il limite).
IL RICAMBIO DELLE ENERGIE.
È comunque evidente che il punto di partenza da analizzare non è il distacco dalla Terra Ma il punto di arrivo. Cioè lo stato di riposo, di rigenerazione cui ho accennato. L’anima al trapasso non è più in stato di ansietà, di angoscia, di ribellione, di dolore, di affanno, ma riposa. E permarrà nello stato di immobilità fino a che il ricambio delle energie avrà portato il perispirito . Ed anima nell’ambiente (biotesi) dove dovrà completarsi l’opera di ravvedimento e di espiazione. Della colpa iniziale e delle eventuali colpe accumulate durante le vite successive.
( L’Anima nel mondo spirituale. Viaggio oltre il limite)
La Misericordia di Dio.
Evidentemente a tal punto vi chiederete: quest’anima dovrà forse subire una punizione continua? No, in quanto vi è l’amore del Padre. La Misericordia di Dio opera, come sapete, durante la vita terrena. Mentre la Giustizia e l’Amore operano al di là del limite del confine umano. l’anima dopo la morte, passa nella biotesi assegnatale. Che potrà essere ambiente di meditazione se l’anima è evolutivamente in arretrato. O un ambiente o biotesi sempre più intenso di opera ogniqualvolta l’anima ascende, cioè migliora. Via via che l’anima ascende, l’involucro che racchiude lo Spirito, il perispirito, andrà dileguandosi. Finché alla settima biotesi non vi sarà più traccia di perispirito. E l’anima sarà nell’assoluta trasparenza e libertà, nell’assoluta potenza di mezzi e di facoltà.
Potrà così cominciare nuovamente a servire il Padre come faceva prima della precipitazione. E servendo il Padre, serve tutto il moto infinito, perché al moto infinito partecipano tutti, per volontà del Padre e su indicazione del Padre.
UNA SOFFERE4NZA INDIVIDUALE.
Seguita l’anima dal distacco terrestre all’arrivo nella biotesi del riscatto. Proseguo. Abitualmente voi continuate a pensare all’assente, ne sentite la mancanza e ne soffrite oppure lo pensate laborioso durante il giorno. Amoroso con i figli ed in tal modo create in voi stessi una sofferenza, che ritenete sia una sofferenza individuale. Questo è un altro errore che in tal modo fate.
Se effettivamente avete amato la creatura che si è dipartita, non dovete farla soffrire con questi pensieri. Ma portarle della gioia, rammentando comunque che la sofferenza è potenza che trattiene. Mentre la gioia è potenza che sprigiona forza e proietta verso le più alte vette. Così, se un dolente va al cimitero, nell’ambiente della sepoltura. Ed ivi si scioglie in lacrime, in ricordi, in preghiere, in invocazioni, queste non solo non giungono a segno, non solo danneggiano il superstite. Ma danneggiano il procedere dell’anima che si è dipartita, in quanto il trapassato. Ormai liberato di una parte del peso, conserva pur sempre un velo di perispirito ed ha la possibilità di seguire il congiunto rimasto.
l’assente vede così il dolente di fronte a spoglie ormai inutili, trasformate già in parte in energia. Rivede ancora le proprie linee fisiche e una lotta si accende fra il richiamo del rimasto e chi, per volontà divina, deve resistere e procedere oltre. È veramente una lotta impari che dovrà essere vinta dall’anima, ma che lascerà in essa, per lungo tempo, tracce di fatica e di angoscia.
( L’Anima nel mondo spirituale. Viaggio oltre il limite.).
CREARE UN’ATMOSFERA DI DOLCEZZA.
Se invece il superstite conserva dell’assente un ricordo dolce e lo pensa intento a ricevere il premio della fatica sostenuta ed ultimata. ( per l’assente la fatica umana rappresenta un peso. Ma un peso gioioso, in quanto frutto della capacità creativa dello Spirito. Che vedeva le proprie creature fiorire col suo contributo). Allora, in questa atmosfera di dolcezza, si stabilisce una corrente di armonia ed il superstite percepisce la vicinanza del proprio caro assente. Sente un calore attorno a sé che non sa giustificare: SONO LE ENERGIE DI RINGRAZIAMENTO INVIATE DAL TRAPASSATO.
Se voi non siete andati al cimitero e non avete imposto all’assente quel richiamo, quel saliscendi, quella lotta che arresta il suo moto di evoluzione. Ma ne avete ugualmente conservata l’immagine e la presenza nel cuore e nello spirito, oltre che nella mente, voi, con ben differente risultato. Lo potete ringraziare spiritualmente per ciò che di sapere, di serenità, di pace, di amore vi ha dato. Questo vostro ringraziamento costituisce una spinta per il fratello disincarnato a salire rapidamente verso la Meta alla quale tutti gli uomini debbono aspirare. Ricordando il trapassato in pace, in amore, in letizia e soprattutto in attività. Voi non solo lo avete aiutato a continuare la salita, ma avete imparato voi stessi a donare ai vostri simili le energie, così come il fratello disincarnato fece a suo tempo con voi, in vita, donandovi amore…..
MESSAGGIO MEDIANICO
DONATO DA UNA PURISSIMA INTELLIGENZA.

