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FILOSOFIA

Il sonno psichico dell’umanità: l’illusione della libertà.

Gli esseri umani vivono ipnotizzati in una sorta di sonno, il sonno psichico dell’umanità, ed è talmente profondo che la maggior parte di loro è totalmente inconsapevole. Vi è l’illusione dell’illusione della libertà: molti sosterranno di essere non solo completamente svegli, ma anche assolutamente “liberi”. Eppure, quando si sentono minacciate, queste stesse persone si rivelano piene di paure. Qualsiasi interferenza le turba profondamente e non sopportano di essere criticate. ( Esoterismo l’insegnamento segreto: percorso per il risveglio).

Non hanno alcun controllo sul proprio stato emotivo e si ostinano ad attribuire la cause dei loro problemi al cattivo comportamento degli altri. Questo però è come chiedere a qualcuno il permesso di essere liberi. Per tutta la durata della loro vita gli esseri umani sono occupati a costruirsi una carriera, a crescere i figli, a creare ricchezze materiali, a fare leggi, a governare stati, il tutto in uno stato di sonno ipnotico. Non c’è quindi da stupirsi se il mondo passa da un disastro all’altro. Provate a pensarci. Credete che persone consapevoli di sé si distruggerebbero attraverso guerre, controversi, crimini ed altre forme di violenza? Certo che no. (Esoterismo e Metafisica: l’occhio oltre il mondo fenomenico).

Gli esseri umani non si rendono conto di ciò che fanno a se stessi. Nelle sacre scritture ci sono molti riferimenti alla condizione di sonno in cui versa l’umanità. ( “Così non siete capaci di vegliare un’ora sola con me?” Matteo 26:40). Il problema non è il sonno fisico, bensì il fatto che trascorriamo la nostra vita in uno stato di incoscienza psichica e non ne siamo affatto consapevoli.

( Il sonno psichico dell’umanità: l’illusione della libertà).

MANCANZA DI CONSAPEVOLEZZA.

Non siamo in molti a considerare la possibilità che nella vita c’è mancanza di consapevolezza. Il fatto stesso che in genere tendiamo a rassicurarci in tal senso ci impedisce di accorgerci di quanto sia profondo il nostro sonno. Quando la notte a letto, dormiamo e sogniamo, non sappiamo di dormire finchè non ci svegliamo. Quindi per renderci conto di non essere stati coscienti, dobbiamo diventarlo.

Cosa significa vivere nel sonno e come ci si risveglia? Il sonno implica sofferenza; si sta male e ci si sente vittime delle circostanze sulle quali non si ha alcun controllo. Rimaniamo per lo più inconsapevoli delle nostre motivazioni nascoste, dei nostri timori inconsci e dei desideri rimossi. Tuttavia, nei momenti di tensione, di fragilità emotiva e di conflittualità inconsapevole, queste componenti dell’inconscio possono affiorare brevemente, spesso per essere di nuovo immediatamente represse. Il risveglio ha inizio non appena ci rendiamo conto che dormiamo e decidiamo di essere veramente onesti con noi stessi.

La vita può essere paragonata ad una montagna e gli esseri umani a degli alpinisti. Tutti scaliamo la montagna, ma alcuni di noi si fermano a metà strada pensando di essere già arrivati in cima. Altri stringono i denti e vanno avanti, senza però rendersi conto che invece di salire stanno girando intorno alla montagna. C’è anche chi guarda lontano con grande determinazione, chi non ha paura di aprire nuovi sentieri e cercare nuove vie. All’inizio si procede a fatica perché manca la preparazione. Aprire gli occhi sulle sofferenze del passato non è una passeggiata. Però, man mano che si procede, il cammino si fa meno impervio e ci si abitua alla salita. ( Dal percettivo al razionale: cammino verso la consapevolezza).

( Il sonno psichico dell’umanità: l’illusione della libertà).

COME AQUILE IN VOLO SULLE ALI DELLA FIDUCIA.

Il sentiero non fa più così paura e alla fine si scopre di salire senza compiere più alcuno sforzo. Allora ci si eleva, come aquile in volo sulle ali della fiducia. Dall’alto si vede più lontano di chi ancora è intrappolato nella sottostante vallata. Non si è migliori di chi sta sulle colline più basse, ma si è consapevoli di avere una visione più ampia.

Il problema che affligge il genere umano e che è all’origine di tutti gli altri è uno solo: siamo tutti addormentati, inconsapevoli che gran parte della nostra psiche è, di fatto incosciente. A livello razionale potremmo anche sapere di avere in noi una componente subconscia e conoscere a menadito la psicologia delle nostre motivazioni e delle paure nascoste. Ma questo non ci impedirà di rimanere comunque dei prigionieri.

Finchè non riconosceremo questa nostra condizione, rimarremo smarriti nella nostra infelicità, continuando a fingere di avere il pieno controllo della nostra vita. Ognuno di noi ha il dovere di ambire al risveglio. Per realizzare il nostro destino dobbiamo capire chi siamo e vivere nell’amore, nella gioia e nella libertà per brevi momenti, sapendo di vivere una condizione provvisoria. Che spesso dipende da altre persone o da circostanze esterne che sfuggono al nostro controllo.

Ognuno di noi è come un principe, una principessa o l’amato figlio di un re, che, essendosi smarrito, mendica qualche briciola nelle strade del regno. Se questa analogia non vi piace, possiamo suggerirne un’altra consegnata all’umanità migliaia di anni fa:. Siamo come un figliol prodigo che ha sperperato ogni dono ricevuto dal padre.

( Il sonno psichico dell’umanità: l’illusione della libertà).

IL PIU’ GRANDE OSTACOLO SULLA VIA DEL RISVEGLIO.

La verità alberga in ciascuno di noi. Ma come raggiungere la verità interiore? Il risveglio. Ecco di che cosa abbiamo bisogno tutti quanti. È così semplice. Sfortunatamente la faccenda è complicata da tutta una serie di sovrastrutture e di idee che ci portiamo dietro. Dal fatto che crediamo di conoscere la verità. <Il più grande ostacolo sulla via del risveglio è credere di essere già svegli. ( Distorsione della verità: attenzione ai falsi profeti).

Spesso quando ci si imbatte in una nuova idea, questa contrasterà con le idee correnti. Così come una palla lanciata con forza dentro a un armadio rimbalza contro le dure pareti legnose, una nuova idea rimbalzerà contro le idee fisse la mentalità e le opinioni esistenti. Oppure leggiamo solo per avere delle conferme, perdendo così l’occasione di scoprire qualcosa di nuovo, magari di cruciale, capace di dare inizio a un vero processo di risveglio?

Una volta un uomo disse al suo maestro. “ Ho pregato Dio per dieci anni perché mi desse il potere di guarire e aiutare gli altri a risolvere i loro problemi. Ora Dio ha soddisfatto questo mio desiderio. Potrò essere anche io, come te, un grande maestro e guaritore”. Il vecchio lo guardò con compassione e rispose:. “ Faresti meglio a pregare Dio di toglierti questo potere e di darti invece la capacità di vedere i tuoi stessi peccati”.

UNA VITTIMA DI QUESTO MONDO IMMORALE.

Alcuni di voi forse penseranno: “Ma io sono ben consapevole dei miei peccati, della mia sofferenza e di tutto il mio dolore. Riconosco di essere una vittima di questo mondo immorale, di essere un peccatore e di meritare una punizione. Dopotutto non è forse vero che la vita è sofferenza?”.

C’è chi crede che la crescita spirituale sia possibile solo attraverso la sofferenza. Altri preferiscono rimanere prigionieri della loro condizione di vittime perchè si sentono così a loro agio. Si detestano al punto da lasciare che i sensi di colpa e il bisogno di auto-punirsi impediscano loro di capire chi sono veramente.

Se è vero che la sofferenza può essere un potente strumento per risvegliarsi, è altrettanto vero che essa è un mezzo per raggiungere un determinato fine c e non può essere in ogni caso il fine di se stessa. Il primo passo da compiere sulla via del risveglio è renderci conto di quanto siamo addormentati! ( Il significato spirituale di una crisi).

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