
Il significato spirituale di una crisi: nessun dolore è inutile.
Nelle nostre vite ci sono momenti, o anche periodi piuttosto lunghi, nei quali ci sembra che tutto sia irrimediabilmente perduto. Siamo scossi fin nel profondo del nostro essere da eventi che ci mettono di fronte a decisioni difficili. E siamo emotivamente turbati, da non sapere più cosa fare. Ma qual è il significato spirituale di una crisi? Dobbiamo prendere in considerazione che nessun dolore è inutile. Tutto è crescita e giovamento allo Spirito.
Una crisi è il tentativo della natura di effettuare un cambiamento attraverso le legittime leggi dell’universo. Se l’Io , cioè la parte della coscienza che dirige la volontà si oppone al cambiamento subentra una crisi, che lo rende strutturalmente possibile. ( come stare lontani dalla paura e gestire un’emozione complicata).
Senza una tale modifica nella struttura dell’entità, questa non potrebbe raggiungere un nuovo equilibrio. Ogni crisi è, in ultima analisi, un riadattamento di questo tipo. Sia essa che assuma la forma di sofferenza, di difficoltà, di sconvolgimenti, di insicurezza, sia che prenda semplicemente la forma dell’incertezza proveniente dal doversi adattare ad un nuovo modo di vivere. ( distinzione tra sofferenza e dolore).
Qualunque sia la sua forma, una crisi è un tentativo di demolire una vecchia struttura basata su delle conclusioni false, e quindi, sulla negatività. Incrina inveterate abitudini ormai cristallizzate in modo che la crescita dell’individuo possa riprendere. Una crisi demolisce e distrugge, il che è temporaneamente doloroso, ma ogni trasformazione sarebbe impossibile senza di essa.
(Il significato spirituale di una crisi: nessun dolore è inutile).
DOVE C’E’ VITA C’E’ CONTINUO MUTAMENTO.
Quanto più la parte della coscienza che dirige la volontà cerca di impedire il cambiamento, tanto più la crisi è dolorosa. Le crisi sono necessarie perchè la negatività umana forma una massa stagnante, che ha bisogno di essere rimessa in movimento per la sua dissoluzione. La trasformazione è una caratteristica integrante della vita; dove c’è vita c’è continuo mutamento.
Solo coloro che vivono nella paura e nella negatività, percepiscono il cambiamento come qualcosa di contro cui resistere. Costoro lottano contro la vita, e la sofferenza cala sempre più su di loro. Questo vale sia per lo sviluppo dell’individuo in senso generale, sia per i vari processi specifici.
Vi sono aree in cui gli esseri umani non si oppongono al cambiamento. In queste essi sono liberi e sani, sono in armonia con il movimento universale. Crescono e la loro esperienza della vita è profondamente soddisfacente. Ma gli stessi individui si comportano in maniera del tutto diversa nelle aree in cui hanno dei blocchi. Rimangono paralizzati, e cercano di mantenere tutto statico ed immobile, dentro e fuori di loro. Nelle aree in cui non hanno resistenze, la loro vita è relativamente libera da crisi, nelle aree in cui ne hanno, le crisi sono inevitabili.
La funzione della crescita è di liberare le infinite potenzialità inerenti in ogni essere umano. Ma questo è impossibile quando vi è un ristagno di attitudini negative. Solamente una crisi può abbattere una struttura costituita su premesse in contrasto con le leggi cosmiche della verità, dell’amore e della felicità. Le crisi scuotono gli stati cristallizzati che sono sempre negativi. ( Alla ricerca della felicità: l’uomo perennemente insoddisfatto).
Sul sentiero che porta all’appagamento emotivo e spirituale è necessario lavorare con impegno per liberarsi dalle proprie negatività. Quali sono? Le finzioni, le difese, i malintesi e tutto ciò che da essi deriva:. Emozioni, attitudini e comportamenti distruttivi. Il processo di liberazione non presenterebbe eccessive difficoltà se ogni aspetto negativo non possedesse la tendenza ad autoperpetuarsi.
(Il significato spirituale di una crisi: nessun dolore è inutile).
IL RISTAGNO DELLE EMOZIONI NEGATIVE.
I malintesi generano dei comportamenti da cui sono poi confermati, e che sembrano provarne la correttezza. In questo modo, il comportamento distruttivo e difensivo si rafforza e si radica ancora più profondamente nella sostanza dell’anima. Vi è il ristagno delle emozioni negative. Per esempio, la paura potrebbe essere facilmente superata, se venisse apertamente affrontata e se le idee erronee su cui è basata venissero rese coscienti e corrette. Molte volte le emozioni che si manifestano non sono emozioni primarie:. La paura può nascondere la rabbia. La depressione può nascondere la paura. Il problema è che la paura genera nuova paura, e si finisce con avere paura della paura, e così via.
I pensieri e le emozioni sono correnti energetiche. Queste, per loro natura, tendono ad aumentare di intensità, seguendo un processo governato dalla coscienza che le alimenta e le dirige. Se i concetti e le emozioni che regolano la coscienza sono in accordo con la verità, e perciò, positivi, la natura auto-perpetuante delle correnti energetiche le fa crescere ad infinitum.
Anche nel caso in cui i pensieri e le emozioni siano basati sull’errore, e siano quindi negativi, la natura auto-perpetuante fa crescere le sottostanti correnti energetiche, ma non ad infinitum. Al contrario della verità, dell’amore e della bellezza, che sono attributi divini infiniti, la distorsione e la negatività non sono mai infinite.
Quando diventano troppo forti, automaticamente si innesca una crisi che segna l’inizio della loro fine. Queste crisi sono dolorose, e gli uomini, in genere, vi si oppongono con tutte le loro forze. Ma cercate di immaginare cosa sarebbe l’universo se le leggi che lo regolano fossero diverse. E se i processi negativi auto-perpetuanti potessero continuare indefinitamente. Sarebbe un eterno inferno.
(Il significato spirituale di una crisi: nessun dolore è inutile).
LE VECCHIE STRUTTURE CROLLANO.
La personalità dovrebbe riconoscere che tutti gli sconvolgimenti, le crisi, i crolli hanno per scopo di abbattere le vecchie strutture ormai obsolete, in modo da poterne costruire di nuove e meglio funzionanti. La “notte oscura” dei mistici si riferisce proprio a tali periodi in cui le vecchie strutture crollano.
Nella maggior parte dei casi gli esseri umani non riescono a riconoscere il significato delle crisi in cui si trovano. Continuano a guardare nella direzione sbagliata. Se ad un certo punto essi non crollassero, la loro negatività continuerebbe indefinitamente. Ma è possibile, quando la coscienza si è risvegliata almeno in parte, che l’individuo non permetta alla negatività di radicarsi e di crescere oltre un certo punto.
In questo modo, egli impedisce che il circolo vizioso auto-perpetuante si instauri, affrontandolo ed interrompendolo sul nascere. La crisi può essere evitata ricercando immediatamente la verità interiore, appena i primi segni di disarmonia e di negatività si manifestano in superficie. Ma è necessaria una grande onestà per mettere in dubbio le radicate convinzioni, a cui si è stati tanto a lungo attaccati.
Solo grazie a tale onestà si può porre fine alla corrente auto-perpetuante negativa, che è alla base dell’accumulazione della sostanza psichica distorta e distruttiva. E si possono evitare i molti circoli viziosi che creano tanti problemi e dolore.
(Il significato spirituale di una crisi: nessun dolore è inutile).
UN MESSAGGIO DA SCOPRIRE E DA DECIFRARE.
Indipendentemente dal modo in cui le crisi si manifestano nella nostra vita, esse contengono sempre un messaggio da scoprire e da decifrare. Il nostro compito è sia quello di non proiettare le nostre esperienze all’esterno, sugli altri, cosa che siamo sempre tentati di fare, sia di non colpevolizzarci. Poiché anche questo ha lo stesso effetto di evitare e di evadere i veri problemi.
Imparando ad esaminare le piccole ombre della nostra vita di tutti i giorno, in modo da comprenderne il significato più profondo, evitiamo che la pressione interiore cresca troppo ed esploda in una grande crisi. Questo ci permette di non dover più affrontare gli eventi dolorosi, necessari per demolire le vecchie strutture ormai obsolete. E ci rivela l’incontrovertibile realtà che la corrente vitale universale nella sua forma non corrotta è gioia, luce e bellezza.
Anche la più piccola ombra è una crisi, perchè potrebbe e dovrebbe non esserci. Se c’è è solo perchè noi volgiamo le spalle alle cause che l’hanno generata. Perciò, esaminiamo le piccole ombre della nostra vita, e domandiamoci qual è il loro significato. Cos’ è che non vogliamo vedere o non vogliamo cambiare? Se ci poniamo queste domande, se diamo ad esse una risposta, se siamo veramente disposti ad affrontare i veri problemi e ad attuare il cambiamento, la crisi avrà raggiunto il suo scopo. (riforma della coscienza individuale per un cambiamento collettivo).
Scopriremo nuove dimensioni del problema, che faranno di nuovo splendere la luce. La “notte oscura” si rivelerà l’educatrice, la terapeuta, che sempre è, quando si cerca di comprenderla.
L’IMPEGNO A STARE DALLA PARTE DELLA VERITA’.
Il nostro impegno verso la realtà ultima deve essere completo ed incondizionato. E deve essere applicato a tutti gli aspetti della nostra vita, anche a quelli apparentemente più insignificanti. L’impegno a stare dalla parte della verità deve essere totale, perchè solo in tal caso siete anche totalmente impegnati a seguire lo Spirito Universale.
Impegnarsi in questo modo significa abbandonare i vecchi lidi ben conosciuti, ed avventurarsi in acque nuove, che appaiono momentaneamente pericolose. Ma se si affronta questo, ci si sente infinitamente più sicuri di prima, di quando ci si aggrappava alle vecchie strutture che si sarebbero, invece, dovute demolire.
Presto si scopre che non c’è più nulla da temere. Il coraggio inizialmente necessario serve solo a farvi scoprire che questo è il modo più sicuro di vivere. Che per vivere così non ci vuole assolutamente coraggio. Allora, e solo allora, le “notti oscure” si trasformeranno in strumenti di Luce.
SIATE BENEDETTI.

