
Il sesto senso: potere latente dell’uomo.
Nell’uomo esistono ricettori, diversi dai cinque sensi, che permettono di accedere ad altri aspetti della realtà, se non alla realtà totale. L’espressione “il sesto senso” può essere considerata una traccia, rimasta nel linguaggio popolare, di quello che è stato, e probabilmente è ancora, un potere latente dell’uomo.
Cartesio, influenzato probabilmente da una tradizione molto antica, situava l’anima nella ghiandola pineale. Le tradizioni orientali, come lo Yoga, e occidentali come la Teosofia e il Rosacrocianesimo, parlano di un terzo occhio. Nel 1971, al “Ciba Symposium’ di Londra si riunirono 26 studiosi impegnati in ricerche sulla ghiandola pineale, nei vertebrati e nei mammiferi.
Fra le altre, furono presentate ricerche sulla funzione fotoricettiva extraretinica, che dimostravano la presenza di reazioni cromatiche in alcune specie di batraci.
Attualmente, sono anche in corso studi sulla funzione fonoricettiva. Tutto sembra indicare che si tratti di una funzione endocrina associata alla sintesi della melatonina. Quest’ultima svolge una funzione inibitrice sulle ghiandole sessuali. L’oscurità stimola la ghiandola pineale dei topi ed inibisce quella delle scimmie. (leggi anche: La ghiandola pineale o epifisi la vista spirituale).
Nell’elettroencefalogramma dei topo si constata un notevole aumento della frequenza quando viene asportata la ghiandola pineale:. Questo lascia supporre una funzione inibitrice di tale ghiandola. Altre ricerche sono in corso, in particolare per quanto riguarda i rapporti fra la ghiandola pineale e la funzione ipotalamica, rapporti che riguardano direttamente l’equilibrio emotivo.
( Il sesto senso: potere latente dell’uomo).
AL DI FUORI DELLA DIMENSIONE SPAZIO TEMPORALE.
La ricerca delle aree-limite al di fuori della dimensione spazio-temporale può essere effettuata a partire da una funzione o da funzioni che esistono nell’uomo. Einstein ha sviluppato la sua teoria della relatività a livello intuitivo, prima di dimostrarla matematicamente. La relatività è basata sulla nozione di ‘campo cosmico’. È difficile fondare la fisica su questa teoria e ciò obbliga ad operare sul dualismo campo-materia. Nello stato transpersonale l’uomo vive in uno stato unitario che trascende il dualismo materia-energia.
La geometrodinamica, utilizzando la teoria della relatività, ha già dimostrato che le dimensioni di una nave spaziale che per raggiungere galassie lontane, viaggiasse alla velocità della luce, si ridurrebbero a zero. La nave spaziale di conseguenza cesserebbe di esistere. La sua massa raggiungerebbe valori infiniti, mentre il tempo si ridurrebbe a zero. In altre parole, non esiste un motore mediante il quale sia possibile uscire dallo spazio-tempo ed entrare nel ‘super spazio”.
In questo sono i buchi neri scoperti da Joseph Weber di Princeton e i buchi bianchi attraverso i quali scompaiono e ricompaiono le galassie. Questi buchi neri o bianchi, sono, forse, la porta di entrata e di uscita dal superspazio. Cioè, al di fuori della dimensione spazio-tempo.
Secondo Wheeler, le galassie formano un anello che delimita l’universo conosciuto. Oltrepassare questo anello è impossibile perchè esso esiste nella dimensione spazio-temporale. E un motore su scala umana non potrebbe mai uscire da tale dimensione. Tuttavia, è possibile oltrepassare l’anello e raggiungere la dimensione in cui i “buchi” esistono al di fuori dello spazio-tempo. La nostra ipotesi è la seguente: esiste un solo motore spaziale ridotto a zero capace di entrare in questi “buchi neri” dello spazio-tempo: è lo spirito umano stesso!
In effetti, è già stato provato che lo Spirito umano produce un fattore PSI che lo mette in grado di andare istantaneamente in qualsiasi parte dell’Universo. Non a caso l’astronauta Mitchell ha pubblicato un’enciclopedia sull’esplorazione psichica.
( Il sesto senso: potere latente dell’uomo).
PRIMA DELLA NASCITA E DOPO LA MORTE: ALLA FONTE STESSA DELL’ENERGIA.
A che punto di coscienza si situa tale capacità? Per dare un tentativo di risposta proponiamo l’ipotesi seguente: . Lo stato transpersonale si colloca in un livello che precede l’inizio della filogenesi e segue la fine dell’ontogenesi. Un livello, cioè, che si situa prima della nascita e dopo la morte, alla fonte stessa dell’energia. Molti fatti permettono di avanzare questo postulato.
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Come abbiamo già visto, la completa scomparsa della paura della morte, è uno dei criteri che permettono di riconoscere lo stato transpersonale. Chi ha esperienza di quest’ultimo entra in contatto con una realtà eterna di cui sente di essere parte integrante.
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La macrofisica e la microfisica insistono sull’esistenza di una “regione” fuori dallo spazio-tempo da cui è emerso tutto l’universo noto.
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I grandi yogin che vivono in una dimensione di questo tipo descrivono un eterno ciclo senza inizio e senza fine. Emanazione, manifestazione, riassorbimento. Questo ciclo è rappresentato dagli antichi e dall’esoterismo attuale con il simbolo del serpente o del drago che si morde la coda.
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( Il sesto senso: potere latente dell’uomo).
LO STATO TRANSPERSONALE.
Nella Psicologia trranspersonale si delineano diverse correnti. Ognuna mette in rilievo o suggerisce un determinato procedimento per raggiungere lo stato transpersonale. Per alcuni, in particolare gli psicanalisti, a partire da Freud, lo stato transpersonale è un ritorno primordiale alla madre. A quello stato di fusione col primo oggetto dal quale siamo stati separati, il seno o anche una regressione intra-uterina. Secondo Prince e Savage lo stato transpersonale è “ una regressione al servizio dell’Io”.
I lavori di Leary, e più recentemente quelli di Stanslav Grof, confermano questo punto di vista regressivo, ma prendono in considerazione anche la possibilità di regressioni estremamente arcaiche. Non soltanto ontogenetiche ma anche filogenetiche e palingenetiche. Basandoci su questi e altri lavori, abbiamo avanzato l’ipotesi che la vera dualità si situi non a livello intra uterino, ma anche ad un livello di regressione per-energetico. La regressione passerebbe per cinque fasi, ed esattamente.. ( leggi anche: Ipnosi regressiva ed extraterrestri, le nostre origini).
Postuterina. Intra uterina. Pre-uterina (fecondazione). Programma genetico ( ancestrale, animale, vegetale, atomico ed energetico). Meta programma (zona di potenzializzazione dell’energia, fuori dallo spazio-tempo). Questa ipotesi si fonda sull’esistenza di una continuità di vita e sull’esistenza di una memoria cellulare extracerebrale e nervosa. L’RNA è dopositario di memorie ancestrali e filogenetiche, fa cui il meta-programma, stabilito dal sistema di bio elaborazione.
( Il sesto senso: potere latente dell’uomo).
LO YOGA INTESO COME ASCESI MISTICA.
Anche lo Yoga, per mezzo dei suoi esercizi psicofisici è un metodo che permette di regredire a livello intra-uterino e pre-uterino. Non ci riferiamo naturalmente allo yoga superficiale che si usa per dimagrire o per mantenersi sani. Ma ad uno yoga inteso come ascesi mistica, che include la meditazione. Anche l’ipnosi permette di raggiungere certi stati di regressione profonda fino alle vire passate e persino a stati associati alla coscienza cosmica. (leggi anche: Nel Regno dell’Inconscio con l’ipnosi profonda).
Lo schema simbolico precedente, illustra questi metodi, che consistono nel ritornare nel tunnel del tempo, al punto di origine degli atomi e delle stelle. La tesi opposta considera lo stato transpersonale come uno stato superiore di coscienza, frutto di un lungo lavoro su se stessi. Questo punto di vista è difeso da tutte le scuole esoteriche ed è stato esposto in modo esemplare da Ouspensky, sotto la guida del suo maestro, Gurdjieff.
Secondo questo autore, l’evoluzione verso lo stato transpersonale passa per tre stadi iniziali che corrispondono a tre tipi umani.; il tipo istintivo, emotivo ed intellettuale. Ouspensky afferma che quello che in genere viene considerato lo stato di veglia è, in realtà, molto più simile ad una condizione di dormiveglia. L’uomo passa la esistenza come ipnotizzato e, per “risvegliarsi” , deve ricorrere a discipline molto severe, grazie alle quali può prendere coscienza della sua vera natura…
TRATTI DAL LIBRO: L’UOMO SENZA FRONTIERE.

