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SPIRITUALITA'

Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo.

Qual è il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo, alla quale gli apostoli cominciano a guardare dopo la Pentecoste? Il fine verso il quale tende tutto ciò che il Cristo ha detto e ha fatto e il mistero della Sua morte e Sua resurrezione, il morire e il risorgere dentro la Terra e dentro l’uomo. In base a questa realtà, che viene alla fine, dobbiamo capire tutti gli altri passi.

Con il mistero del Golgota abbiamo il modo divino del Cristo di morire umanamente e al contempo il modo di morire di un essere umano (Gesù di Nazareth). Egli, del tutto divinizzato nella propria interiorità. Sappiamo dalla scienza dello Spirito che il mistero della morte e resurrezione del Cristo è inesauribile nei suoi significati e nelle sue dimensioni. Per tutte le trasformazioni che ha portato nell’umanità. Possiamo di volta in volta soffermarci solo su alcuni aspetti: uno dei più centrali è quello della tomba vuota. ( leggi anche: Gesù uomo e Dio Raggio Cristico).

( Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo).

IL NUCLEO DELLA RESURREZIONE E IL MISTERO DELLA TOMBA VUOTA

Tragicamente, la cristianità tradizionale ha perso di vista il nucleo della resurrezione limitandosi a indicare, nel mistero della Pasqua , che il Cristo non è morto ma continua a vivere in mezzo a noi. Se illuminiamo questo evento con le conoscenze della scienza dello spirito, ci rendiamo conto che questa affermazione vale per ogni uomo che muore. Infatti, a meno che non si sia diventati materialisti da pensare che la morte sia la cessazione assoluta di tutto, sappiamo che dopo la morte si continua a vivere nei mondi sovrasensibili.

Oltretutto, duemila anni fa l’umanità era ben consapevole che la morte è solo uno svestirsi del corpo fisico per entrare nei mondi spirituali. L’umanità ha sempre saputo che uno spirito non si può uccidere, non può morire. E allora, dire che il Cristo continua a vivere non afferma nulla di unico, anzi, indica che non ha fatto niente di così particolare che possa differenziarsi da ciò che accade a ogni essere umano. Il mistero del Golgota nel suo fulcro è il mistero della tomba vuota, e proprio su di essa il Cristianesimo tradizionale ha ben poco da dire.

In teologia si spendono molte lezioni su questo tema ma si tratta, per lo più, di capriole intellettuali che non spiegano la sostanza dell’evento. Essa può essere avvicinata soltanto con gli strumenti specifici di una scienza spirituale.

( Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo).

UNA SPIEGAZIONE SEMPLICISTICA E ANACRONISTICA.

I vangeli insistono sul fatto che il Cristo continui a vivere, ma sulla tomba vuota, descrivendola nei minimi particolari. ( una spiegazione semplicistica e anacronistica; non più adatta ai nostri tempi). Questo era l’elemento da spiegare, inaudito e unico: un corpo fisico che sparisce dalla tomba!

Si sottolinea la menzogna delle guardie corrotte che dicono: “ Mentre noi dormivamo il cadavere è stato sottratto!”. Giovanni descrive i panni rimasti nel sepolcro, avvolti in un certo modo, a insistere sul fatto che se qualcuno avesse rubato il corpo non lo avrebbe svolto dai panni, dalla sindone. Insomma, nei vangeli viene fortemente indicata l’importanza enigmatica della tomba vuota.

Eppure, se si tenta di trovare un rapporto conoscitivo positivo con queste cose e ci si rivolge direttamente ai sacerdoti chiedendo una spiegazione, ci si trova di fronte all’imbarazzo enorme di chi, realmente non ha una risposta. ( e quando non si ha una risposta in questo caso si mette al centro il mistero; un mistero di cui la Cristianità si è ammantata per tenere l’umanità schiava dell’angoscia e del dolore in molte situazioni di vita).

La scienza dello spirito ci dice che il corpo di carne che noi portiamo non è il corpo fisico. Questo, nella sua origine, prima della cosiddetta caduta, era un corpo sovrasensibile. Una compagine di linee di forza di natura fisica sovrasensibile.

( Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo).

DOPO LA PRECIPITAZIONE, LA DENSIFICAZIONE DEL CORPO.

Dopo la precipitazione, la cosiddetta caduta , queste linee di forza, proprio come linee magnetiche, hanno cominciato ad attirare a sé materia inerte, riempiendosene. ( quindi vi è stata la densificazione del corpo, la materializzazione del corpo fisico come lo conosciamo da qualche millennio a questa parte).

Immaginare un campo magnetico, che esiste anche se non si vede, può aiutare a comprendere cosa sia un corpo fisico senza materia. Se prendiamo della limatura di ferro, la mattiamo su un piano e inseriamo il tutto in un campo magnetico, vedremo che la limatura si disporrà secondo le linee di forza del campo stesso. Così la materia del nostro corpo fisico è stata attirata dall’invisibile configurazione di forze regolate da leggi fisiche.

La scienza dello spirito chiama Fantòma questo corpo invisibile, matrice del corpo fisico. Perchè mai è stato necessario riempirlo? Perché soltanto nella materialità inerte ciascuno di noi ha concepito la visibilità esteriore del mondo materiale. In base alla quale abbiamo la possibilità di separarci e individualizzarci completamente sia gli uni dagli altri, sai dalle cose,

( Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo).

LA COMUNIONE UNIVERSALE.

La dualità soggetto-oggetto è sorta in questo modo: objectum (gettato davanti) è ciò che mi si pone di fronte, separato da me. Solo la materia visibile ci mette in grado di dire tu sei lì, io sono qui. Tutto ciò che non è visibile non è separabile in modo assoluto. La divisione materiale, che è l’opposto della comunione universale, era necessaria per diventare egoici in questa prima fase negativa di distacco dagli altri.

La piena e compiuta individualizzazione che dobbiamo ancora conquistare, è quella che consente alla forza pura dell’IO di essere pienamente un Io proprio grazie all’inserimento della comunione universale di tutti gli esseri.

Il presupposto, la conditio sine qua non per questa individualizzazione positiva dell’Io superiore, era l’individualizzazione negativa dell’Io inferiore. Che poggia sulla separabilità dei pezzi di materia già data per natura.

Per procedere realmente verso la comunione universale generata dalla forza pura dell’IO, era necessario che non essa fosse il portato automatico dell’evoluzione. Era necessario creare un ostacolo assoluto che l?io libero potesse vincere per forza propria. Perciò siamo ben lungi dal condannare la cosiddetta “caduta” o precipitazione e l’intridersi di materia inerte da parte del nostro corpo fisico originario. La scienza dello spirito riprende in chiave positiva queste necessità evolutive, benedicendole quali condizioni di cammino, quali porte di infinite potenzialità aperte sul futuro.

( Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo).

LUCIFERO AUTORE DELLA MATERIALITA’.

Nel mistero della tomba vuota abbiamo un’inversione evolutiva. Come, con l’aiuto di Lucifero, noi siamo entrati nella libertà intridendo di materia il nostro originario corpo fisico sovrasensibile. ( possiamo ben definire Lucifero autore della materialità). Così nell’evento del Cristo si compie la grande separazione tra la materia inerte e il fantòma ripristinato del corpo fisico spirituale umano che risorge dalla tomba.

La prima parte dell’evoluzione umana e terrestre è servita a farci entrare sempre più profondamente nella materia. La seconda parte, inaugurata dal Cristo, servirà a lasciare indietro come polvere cosmica tutta la materialità inerte e far risorgere l’intera spiritualità terrestre, trasfigurata nell’immagine del Cristo Risorto. Per iniziare la creazione di mondi nuovi, dopo quella della Terra. ( leggi anche: lo sviluppo dell’Anima umana e lo svolgersi dei cicli evolutivi).

( Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo).

LA CREAZIONE DAL NULLA.

Dov’è andata a finire dunque la materia del corpo fisico del Cristo? È stata riportata al livello di polvere cosmica, il livello di ciò che ancora gli scolastici chiamavano materia prima. È una quinta essenza al di sopra delle quattro essenze degli esseri elementari: solido, liquido, aeriforme, calorico. Riportare la materia fisica al livello di polvere cosmica significa toglierle, in senso metafisico assoluto, i principi e le forze formanti che le furono impressi da Esseri spirituali. Rendendola così disponibile per altre formazioni: questo è il mistero della creazione dal nulla.

Il concetto puro di creazione dal nulla, nel senso della scienza dello spirito, indica una creazione che avviene là dove il sostrato materiale non alberga in sé alcuna forza propria intrinseca. Che non incontra alcuna resistenza già insita nel materiale che ha davanti a sé.

La creazione dal nulla avviene ogni volta che uno spirito umano scende di nuovo sulla Terra per costruirsi la casa del corpo fisico. La fecondazione dell’ovulo nel grembo materno avviene in un senso del tutto opposto a ciò che la scienza oggi afferma.

L’uovo fecondato è ben lungi dall’essere un complessissimo frammento di materia, non ha già in sé tutto ciò che poi si esplicherà, come crede la scienza moderna.

È vero proprio il contrario: grazie allo spermatozoo maschile abbiamo un frammento di materia (ovulo femminile) che è stato riportato al caos primigenio, antecedente la creazione. Nell’ovulo fecondato la materia che noi conosciamo viene svuotata, privata di ogni principio immanente di formazione. E diventa pura polvere cosmica, pura disgregazione senza inerzia propria.

Tutte le decisioni riguardo al modo in cui questa materia riportata al caos strutturerà, dipendono dall’Io umano che vuole incarnarsi. La sua compagine spirituale deciderà nel modo più assoluto come verrà configurata quella materia. L’Io compie una creazione dal nulla, espressione totale delle leggi del proprio essere spirituale e nulla verrà incontro automaticamente, in modo inerziale, dalla materia stessa. Così è, quando un essere umano nasce.

( Il mistero del Golgota e la Meta suprema della vita del Cristo).

LA NUOVA FASE EVOLUTIVA DELLA LIBERTA’ INDIVIDUALE.

Il Cristo conclude in assoluto tutta la legge evolutiva che ci ha portato a inserirci sempre più nella materia. E crea dal nulla la nuova fase evolutiva della libertà individuale degli spiriti umani. Ecco un altro esempio di linguaggio tecnico esoterico dei vangeli, che si capisce soltanto se si hanno le chiavi di lettura.

Il mistero della creazione dal nulla, quindi della morte e della resurrezione, avviene forse soltanto nel Cristo e là dove si ha una fecondazione? No, noi portiamo in tutti i momenti della vita i presupposti per una Resurrezione interiore! La Resurrezione compiuta dal Cristo nella materialità e nella corporeità terrestre noi siamo già in grado di attuarla. Dapprima a livello dello Spirito che sa pensare e volere.

LA SPIRITUALITA’ CREATRICE.

Esercitando questa spiritualità creatrice di mondi nuovi, contribuiremo a trasfigurare anche la corporeità della Terra intera, e nostra propria, nell’immagine del Cristo risorto.

Ogni volta che nel nostro Io spirituale, con la forza dell’immaginativa morale, creiamo intuizioni conoscitive e morali che provengono unicamente dalla pienezza del nostro Io libero, là noi creiamo dal nulla.

Quando un essere umano, in base a intuizione di pensiero puro, concepisce qualcosa che non prende dal mondo che già c’è, in quel momento porta tutto ciò che l’ha preceduto nel nulla di operatività. Nel nulla di capacità causante e si pone lui stesso come causazione assoluta, come inizio primigenio di mondi nuovi.

Questa spiritualità creatrice sotto la facciata di intuizione morale è l’intuizione dell’Io creatore. Quell’Io così libero e così amante nella conoscenza intuitiva che non considera più tutto l’esistente come falsariga, come induzione e spinta obbligata per ciò che sarà. Ma solo come occasione e punto di partenza per quanto lui stesso crea in modo originale ed originario.

In questo modo diventiamo, dentro di noi, creatori dal nulla e avveriamo il detto del Cristo che il determinismo, l’automatismo ( la carne) serve a venire annullato. ( tramite l’esercizio della forza dell’Io che si confronta con la resistenza del non-Io).

La carne è riportata al caos e allora anche il nostro corpo comincia a fremere di gioia, come la Terra quando il Cristo morì.

– VOI SIETE DEI- libro di Pietro Archiati.

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