
Il fenomeno trascendente è intrinseco alla Legge di Natura.
Poichè il mondo visibile vive in mezzo a quello invisibile, con il quale è in perpetuo contatto. Ne risulta che questi interagiscono incessantemente l’uno con l’altro. Questa reazione è la fonte di un gran numero di fenomeni che vengono visti come soprannaturali. Ma qui dobbiamo già precisare che il “fenomeno trascendente” è intrinseco legge naturale, dato che non se ne conosceva la causa. L’azione del mondo invisibile sul mondo visibile, e viceversa, è una delle Leggi. Una delle forze della natura necessaria all’armonia universale come la legge di gravità; se cessasse, l’armonia sarebbe turbata, come in un meccanismo in cui venisse a mancare un ingranaggio. Dato che questa azione è fondata su una legge naturale, tutti i fenomeni che produce non hanno niente di soprannaturale. Sono apparsi tali soltanto perchè non se ne conosceva la causa; è stato così anche per alcuni effetti della elettricità, della luce, ecc.
Tutte le religioni hanno alla base l’esistenza di Dio, e per scopo l’avvenire dell’uomo dopo la morte. Questo avvenire, che è per l’uomo di interesse capitale è necessariamente legato alla esistenza del mondo invisibile; così come la conoscenza di questo mondo è data, in ogni tempo, oggetto delle sue ricerche e delle sue preoccupazioni. La sua attenzione è stata naturalmente portata sui fenomeni che tendevano a provare l’esistenza di questo mondo. E nessuno era più preciso di quello della manifestazione degli Spiriti. Grazie al quale erano gli abitanti stessi di quel mondo a rivelare la loro esistenza; ecco perchè questi fenomeni sono diventati
la base della maggior parte dei dogmi di tutte le religioni.
( Il fenomeno trascendente è intrinseco alla legge naturale)
INTUIZIONE DI UNA FORZA SUPERIORE.
L’uomo avendo istintivamente l’intuizione di una forza superiore, si è portato, in ogni tempo, ad attribuire all’azione diretta di questa forza i fenomeni. La cui causa era sconosciuta e che erano ai suoi occhi prodigi ed effetti soprannaturali. Tale tendenza è considerata dagli increduli come la conseguenza dell’amore che l’uomo ha per il meraviglioso. Ma non cercano la fonte di questo amore: si trova semplicemente nella intuizione mal definita di un ordine di cose extracorporee. Con il progresso della scienza e la conoscenza delle leggi naturali. Questi fenomeni sono via via passati dal campo del meraviglioso e del fantastico a quello degli effetti naturali. In modo tale che ciò che sembrava ieri soprannaturale oggi non lo è più, e ciò che lo è ancora oggi non lo sarà più domani.
I fenomeni che dipendono da Entità disincarnate, per la loro stessa natura, hanno dovuto fornire un largo contributo ai fatti reputati meravigliosi. Ma doveva venire il momento in cui la Legge che li regola doveva venire a conoscenza. Per cui sarebbero così rientrati, come gli altri, nell’ordine di leggi naturali. Questo fenomeno è venuto e lo Spiritismo, facendo conoscere la legge, fornisce la chiave per capire la maggior parte di passi incompresi delle Scritture Sacre. Facendovi allusione, a dei fatti visti come miracolosi.
( Il fenomeno trascendente è intrinseco alla Legge naturale)Il carattere del fatto miracoloso è di essere insolito ed eccezionale; è una deroga alle leggi della natura. Dal momento in cui un fenomeno si riproduce in condizioni identiche, vuol dire che è sottoposto ad una legge, pur se non comune, e che non è miracoloso. Questa legge può essere sconosciuta, ma non per questo non esiste: è compito del tempo farla conoscere. Il movimento del Sole, o meglio della Terra, fermato da Giosuè non fu un fenomeno trascendente o miracoloso . Poichè oggi la scienza ce lo spiega che probabilmente si trattò di un’eclisse.
La religione e il progresso scientifico.
A torto la Chiesa si spaventa nel vedere restringersi il cerchio dei miracoli. Perchè Dio prova meglio la sua grandezza e la sua potenza grazie all’ammirevole insieme di queste leggi. Che non con qualche infrazione a queste leggi, e questo vieppiù attribuisce al demonio il potere di fare prodigi. Cosa che implicherebbe che il demonio, potendo interrompere il corso delle leggi divine, sarebbe anche più potente di Dio. Osare dire che lo Spirito del male può sospendere l’azione delle Leggi di Dio è un credo blasfemo e sacrilego.
La Chiesa, lungi dal perdere la propria autorità dal momento in cui i fatti reputati miracolosi passano nell’ordine delle leggi naturali, ha soltanto da guadagnare; primo, perchè se un fatto è a torto reputato miracoloso, ciò è uno sbaglio e la religione non può che perdere appoggiandosi ad un errore, soprattutto se si ostinasse a guardare come miracolo ciò che non lo è; secondo, perchè molte persone, non ammettendo la possibilità dei miracoli, negano quanto è reputato miracoloso e, dunque, la religione che vi si riposa; se, al contrario, la possibilità di questi fatti è dimostrata come conseguenza di leggi naturali, non c’è più ragione di respingerli, così come la religione che li proclama.
I fatti constatati dalla scienza in modo perentorio non possono essere contestati da alcuna credenza religiosa contraria. La religione non può che guadagnare seguendo il progresso scientifico, e perdere restando indietro. O protestando contro queste stesse conoscenze in nome di dogmi, poichè nessun dogma potrebbe prevalere su queste leggi della natura nè annullarle. Un dogma fondato sulla negazione di una legge naturale non può essere l’espressione della verità.
( Il fenomeno trascendente è intrinseco alla Legge naturale)
LO SPIRITISMO E’ UNO STUDIO RAZIONALE.
Lo Spiritualismo, fondato sulla conoscenza delle leggi incomprese fino ad oggi, non distrugge assolutamente i fatti religiosi, ma li sanziona attribuendo loro una spiegazione razionale; distrugge soltanto le conseguenze sbagliate dedotte in seguito alla ignoranza delle leggi ed alla loro interpretazione sbagliata.
L’ignoranza delle leggi della natura, porta l’uomo a cercare cause fantastiche per i fenomeni spiritici mal compresi. La conoscenza delle leggi che governano i fenomeni distrugge queste superstizioni, riportando le cose alla realtà e dimostrando il limite del possibile e dell’impossibile.

