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STORIA

Il dualismo della Dottrina catara: una minaccia al Cattolicesimo.

Il catarismo era uno dei numerosi movimenti religiosi emersi durante il Medioevo, radicandosi profondamente in Occitania: il dualismo della dottrina catara fu una minaccia al cattolicesimo: una seria e temuta minaccia. L’ideale guida dei catari era quello di riportare il Cristianesimo alle sue origini primitive cercando di contrastare l’opulenta mondanità della chiesa cattolica. ( Il Concilio di Costantinopoli. La soppressione della dottrina eretica).

Questo movimento di riforma cristiana ottenne un’ampia accettazione sociale dal X al XIII secolo. Tuttavia, il catarismo contiene alcune reminiscenze pagane, in particolare di provenienza gnostica e manicheista, che hanno influenzato la sua interpretazione del Nuovo Testamento.

Molto è stato scritto sulla etimologia della parola. La maggior parte degli studiosi, se accettano che il termine sia legittimo, cosa che alcuni non fanno poiché è notevolmente assente dalla maggior parte della documentazione esistente. Affermano che la sua origine è probabilmente nel Nuovo Testamento greco ( “i puri”). Altri affermano che fosse un termine dispregiativo derivato dal basso latino “cattus” o anche dal tedesco Ketzer, che apparentemente denotava i satanisti adoratori di gatti.

( Il dualismo della dottrina catara: una minaccia al cattolicesimo).

DUE CREATORI DIAMETRALMENTE OPPOSTI.

Questi cristiani erano convinti che non esistesse un Dio, ma due creatori diametralmente opposti l’uno all’altro. Il dio buono era il creatore della realtà spirituale, mentre il dio malvagio era l’autore della realtà materiale contaminata dal peccato. La teologia del catarismo era dualistica e la maggior parte degli studiosi accetta che prendesse due forme, catarismo assoluto e catarismo moderato. ( quest’ultimo era più facilmente conciliabile con la teologia cristiana ortodossa).

I Catari credevano che il Regno di Dio non fosse questo mondo. Erano convinti che il Dio buono fosse il creatore dei cieli e delle anime e, al contrario, il Dio malvagio, o il Diavolo, fosse responsabile della creazione della materia, delle guerre e anche della chiesa cattolica.

Alcuni studiosi potrebbero obiettare che non credevano nell’incarnazione del Figlio di Dio, poiché consideravano Gesù Cristo come un concetto che mostrava la via verso la perfezione. Difendevano l’idea che un Dio buono non avrebbe mai permesso al Suo unico Figlio di incarnarsi in forma materiale e, in questo senso, additavano il Dio del Vecchio Testamento come il diavolo stesso. E di conseguenza rifiutavano i suoi insegnamenti così come il dogma della Trinità e il concetto dell’inferno. ( Gesù uomo e Dio Raggio Cristico).

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SFUGGIRE AL VELO DEL MONDO MATERIALE.

I Catari, come anche Platone e gli studiosi vedici, credevano che la vita terrena fosse semplicemente un luogo di transito attraverso il quale le anime pure avvolte in un corpo materiale si reincarnano più volte. Questo fino a raggiungere la purezza per poter intravedere la Divinità, che è l’unico mezzo per sfuggire al velo del mondo materiale e per elevarsi al Paradiso. ( Il mito della caverna : la matrix secondo Platone).

Ma per questo è necessario condurre una vita ascetica e rinunciare ai piacere materiale che l’opera di Satana offre. Negavano la validità del Battesimo perchè l’acqua è un elemento materiale quindi impuro. E negavano il valore del s esso ai fini della procreazione, poiché consideravano un grave errore portare un’anima pura in questo mondo di peccato. Per tal motivo si rifiutavano anche cibi derivanti dalla riproduzione sessuale, compresa carne, uova e latticini.

I pesci erano esenti, poiché pensavano che questi si riproducessero asessualmente. ( nel Medioevo ancora non si erano fatti studi a riguardo). Queste rigide regole erano osservate solamente dai ‘Perfetti’ i capi spirituali delle comunità catare.

In pratica, pochi credenti seguivano rigorosamente la dottrina. Pertanto, erano divisi in due gruppi: credenti ordinari ( credentes) e leader spirituali ( perfecti) tuttavia, nonostante i loro riti, le loro credenze e il modo radicale di intendere la fede, furono i Catari ad accogliere e prendersi cura delle persone più vulnerabili della società: poveri, vedove, bambini. Promuovendo la parità di genere tra uomini e donne.

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PROMOTORI DI LEGGI CARITATEVOLI.

Rispettati e apprezzati dalla società civile, i leader catari furono promotori di leggi caritatevoli, tradussero le sacre scritture dal latino in lingua occitana, lingua vernacolare dei loro parrocchiani. Inoltre, insegnarono agli orfani la capacità di alfabetizzazione mentre li istruivano sui principi fondamentali della fede catara come la non violenza e l’importanza dell’onestà. Che consideravano il più alto valore di rispetto sociale. L’onestà dei catari divenne proverbiale e tutti gli strati sociali affidavano loro il proprio denaro.

Essi, a loro volta, prestavano danaro ad altri cittadini meno favoriti al fine di metter su un mestiere ed uscire dalla miseria. Il denaro prestato doveva essere restituito poco a poco per servire ad altri che ne avevano bisogno. Contribuirono anche a rendere l’Occitania più raffinata nell’ambito culturale, scientifico e politico dell’Europa medievale.

Tuttavia, il fatto che non praticassero l’usura ( evidente che prestavano soldi senza prendere interessi), non piacque a coloro che la praticavano ( soprattutto ebrei) e nel tempo ciò si aggiunse alla minaccia rappresentata dai sistemi politici ed economici catari.

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MA TROPPE VOLTE L’ONESTA’ NON E’ GRADITA.

Questa situazione contribuì ad un ulteriore motivo esterno per la persecuzione dei Catari come eretici poiché sappiamo che troppe volte l’onestà non è gradita, anzi è di intralcio a un certo sistema fallace e ingannevole. Di conseguenza l’Occitania fu dichiarata terra contaminata da eresia. ( pensa un po’: chi pratica l’onestà spesso e volentieri vien fatto passare al giorno d’oggi per pazzo e a quei tempi eretico).

Il primo a cercare di contenere le avances della fede catara fu papa Innocenzo III, che scatenò una crociata contro i cristiani di quelle terre. In seguito si aggiunsero gli interessi del re di Francia che colse l’occasione per annettere le vaste e ricche terre del Midi.

Perseguitati, condannati e sistematicamente giustiziati fino alla estinzione, con la caduta dei Catari cadde la bella Occitania devastata, rasa al suolo e violentata. Con il suo popolo sottoposto al genocidio per il suo valoroso tentativo di difendere la tolleranza e la libertà di idee. Mettendone alla prova la vita delle persone prima delle credenze religiose.

Sorprendentemente la maggior parte degli Occitani rimasero cattolici e non furono d’accordo con quella dualità catara del bene e del male, specialmente per il concetto che il mondo fosse opera di Satana. Tuttavia ampi settori dell’Occitania erano disposti a morire per difendere i diritti dei credenti.

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IL FINE DEL FONDAMENTALISMO RELIGIOSO.

In mezzo alla visione apocalittica dell’Inquisizione ( che alcuni oggi si ostinano a definire ancora “santa” e qualche altro falso profeta e pronto ancora a giustificare) , dobbiamo presumere che i cattolici provassero un senso di vergogna per i crimini commessi. Allo stesso tempo forse non pochi di loro si sono chiesti se non fosse proprio Satana l’unico Dio suscettibile di essere adorato da un mondo alimentato da fondamentalismi violenti. E c’è da chiedersi quale sia il fine del fondamentalismo religioso.

Forse sarà solo puntigliosità religiosa o dietro ci sono altri interessi ben più materiali? L’unico scopo del fondamentalismo religioso ieri come oggi è allontanare le nostre fragili anime dalla coscienza che ci guida verso una vita di libertà sia psicologica che sociale ed economica. Sempre così è stato. Fatto sta che secoli fa l’umanità era più selvaggia e avvolta nell’ingenuità, oggi ci sono meno giustificanti: è tempo di capire, svegliarsi, e staccare i lacci che manipolano le nostre menti.

IL SEGRETO PIU’ SEGRETO.

Pietro da Verona inquisitore domenicano riferisce la confessione di un cataro, che messo sotto tortura, rivelò quello che lui considerava “il segreto più segreto”, cioè la trasmigrazione delle anime: . “ pochi dei nostri consolati lo sanno. Noi diciamo che la ragione per la quale non mangiamo la carne delle bestie e degli uccelli, è che nei corpi di questo genere hanno potuto abitare gli spiriti di coloro che devono essere salvati dei quali diciamo che entrano nei corpi di diversi animali che hanno sangue”.

Ma dobbiamo aggiungere che in seno al catarismo due correnti di pensiero: assoluti e moderati. I catari assoluti credevano che la totalità degli angeli decaduti era rinchiusa nei corpi del diavolo. Queste anime non si procreano, ma trasmigrano da un corpo all’altro, facendo penitenza del peccato commesso nel cielo. I moderati erano più vicini alla dottrina cattolica ortodossa.

Che dire in conclusione? Diremo che la dottrina della reincarnazione era largamente professata dai catari e quindi subì effettivamente anch’essa l’ostracismo e la repressione inflitte dalla chiesa romana all’intera comunità catara. L’elenco delle dottrine catare giudicate eretiche e come tali condannate e avversate con ogni mezzo, è molto lungo: la reincarnazione è una di queste.

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