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STORIA

Il Concilio II di Costantinopoli. La soppressione della Dottrina eretica.

Il Concilio II di Costantinopolila soppressione della Dottrina eretica.

Teodora era la figlia del domatore di orsi della città. Fin da piccola fece una grande carriera come cortigiana e riuscì a far innamorare di lei l’imperatore Giustiniano.

Quando divenne imperatrice, fece giustiziare 500 delle sue ex compagne, tra schiave, prostitute e sacerdotesse pagane. Estremamente crudele, Teodora, quando apprese la dottrina dell’essenza ( Reincarnazione), ebbe molta paura di reincarnarsi come schiava di colore. E ordinò a Giustiniano di rivedere i codici canonici “ affinchè non potesse mai accadere”. ( come se le leggi divine dipendessero da uno scritto terreno. Poveri noi, piccoli esseri).

Dopo un concilio totalmente vanaglorioso, si votò che la versione ufficiale della Chiesa sarebbe stata quella ellenistica, basata sui concetti di “Cielo e inferno”. Ma con una differenza: per imposizione di Teodora , sarebbe stata eliminata la dottrina eretica.

In tal modo credevano che sarebbe stato possibile concludere semplicemente tutto ciò che si era fatto sulla Terra. E salire al Cielo se si fossero avuti contatti giusti ( da qui, la dottrina delle indulgenze). Cosa quanto mai egoica, vanagloriosa ed estremamente materialista.

( Il Concilio II di Costantinopoli la soppressione della Dottrina eretica.).

REINCARNAZIONE DICHIARATA ERETICA DAL CONCILIO DI COSTANTINOPOLI.

Ormai, quasi tutti gli storici della chiesa romana credono che la Dottrina della Reincarnazione sia stata dichiarata eretica dal Concilio di Costantinopoli, nel 553 d.C. , l’odierna Istanbul, in Turchia. Tuttavia, la condanna del-la Dottrina eretica è dovuta a una forte opposizione personale del defunto imperatore Giustiniano. Che non fu mai legato ai protocolli del Concilio.

Secondo Procopio, una donna di nome Teodora, figlia di un custode di orsi nell’anfiteatro di Bisanzio, ambiziosa moglie di Giustiniano. Era lei che esercitava il potere sul marito. Lei, come cortigiana, iniziò la sua rapida ascesa all’Impero.

Per liberarsi da un passato “discutibile”, in seguito ordinò l’epurazione di cinquecento vecchi “colleghi”. E, per non subire le conseguenze di questo ordine in una vita successiva, come raccomandava la legge del Karma, si prodigò per far sopprimere questa magnifica legge divina. ( ma davvero credeva che lei avesse tanto potere? Quanto ego sprecato nel nulla). La signora era fiduciosa di questo annullamento, decretato da Giustiniano “ in Nome di Dio”.

( leggi anche : il karma, ordine naturale dell’Universo).

Nel 543 d.C. Il despota imperatore Giustiniano, senza tener conto del punto di vista clericale, dichiarò guerra frontale agli insegnamenti di Origene. – esegeta e teologo, condannando tali insegnamenti attraverso un sinodo speciale.

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ORIGENE AVEVA RICONOSCIUTO LA PREESISTENZA DELL’ANIMA.

Nelle sue opere, “De Principiis” e “Contra Celsum”, Origene aveva riconosciuto la preesistenza dell’anima e la sua dipendenza dalle azioni passate. Pensava che alcuni passaggi del Nuovo Testamento potessero essere spiegati solo alla luce della Reincarnazione. ( leggi anche: legge causa effetto e reincarnazione).

Al Concilio convocato da Giustiniano parteciparono solo i vescovi orientali ( ortodossi ), nessuno da Roma. E lo stesso Papa, che in quella occasione era a Costantinopoli, lo aveva chiarito.

Il Concilio di Costantinopoli, il quinto dei Concili, non fu altro che un incontro, più o meno privato, organizzato da Giustiniano. Il quale, di concerto con i vassalli, scomunicò la dottrina della preesistenza dell’anima, con la protesta di Papa Virgilio e la pubblicazione dei loro anatemi.

Una volta convocato. Il concilio includeva solo 165 vescovi della cristianità nella sua riunione finale. Di cui 159 della Chiesa orientale. Questo fatto diede a Giustiniano tutti i voti di cui aveva bisogno.

La conclusione ufficiale raggiunta dal Consiglio dopo quattro settimane di discussione doveva essere sottoposta al Papa per la ratifica. Infatti, i documenti a lui presentati trattavano solo di varie controverse riguardanti tre studiosi. Che Giustiniano aveva fatto dichiarare eretici, quattro anni prima con un editto. I successivi “papi”, Pelagio I, Pelagio II e Gregorio, quando si riferivano al V Concilio, non toccarono mai il nome di Origene.

( Il Concilio II di Costantinopolila soppressione della Dottrina eretica.).

LA CHIESA NEGA I TRATTATI DEL CONCILIO SULLA REINCARNAZIONE.

La Chiesa ha avuto dei concili tumultuosi. Ma sembra che il V Concilio di Costantinopoli  (553) abbia battuto tutti i record in fatto di disordine. E persino mancanza di rispetto verso i vescovi e lo stesso Papa Virgilio. Molti storici affermano che il Concilio non si è mai occupato di Reincarnazione: ecco perchè la Chiesa nega i trattati del Concilio II sulla Reincarnazione.

Ma la verità è che ii Canoni del Magistero relativi a questo evento, più precisamente il Canone 11, tratta la condanna delle tesi di Origene.

Inoltre, ci sono testimonianze dello storico Paul Brunton ( con decenni di studi comparati sulle antiche religioni e tradizioni dell’Oriente. E uno dei pensatori più perspicaci nel trascrivere quella saggezza nel mondo occidentale). Che afferma che Giustiniano si annesse al rapporto del Concilio di Costantinopoli un documento del Sinodo di Costantinopoli, 543 d.c. ( il Sinodo è un’Assemblea di un piccolo numero di vescovi di una regione. Mentre il Concilio Ecumenico è un’Assemblea di tutti i vescovi della Chiesa). Sottintendendo che la condanna della Reincarnazione,  fatta dal Sinodo, era del Concilio! Da notare come sono state manipolate le decisioni di questo consiglio!

Paul Brunton, considerato dal mondo accademico come il più grande saggio inglese del XX secolo, la sua opera “ Truths Perspective”, riporta la morte, in Medio Oriente, di oltre un milione di persone. Poco dopo il Concilio di Costantinopoli, negli scontri con le forze di sicurezza di Giustiniano, perché non accettarono la condanna della reincarnazione come dottrina eretica.

( Il Concilio II di Costantinopolila soppressione della Dottrina eretica.).

LA CHIESA SI PIEGA ALL’EDITTO DI GIUSTINIANO.

E la chiesa si piega all’editto di Giustiniano: “Chi insegna questa ‘fantastica’ preesistenza dell’anima e il suo mostruoso rinnovamento sia dannato”. Come parte delle conclusioni del Concilio. Questo atteggiamento della Chiesa provocò reazioni come quella del Cardinale Nicola da Cusa. Che mantenne, in Vaticano, la pluralità delle vite e dei mondi abitati, con l’accordo di Papa Eugenio IV ( 1431.1447). Sebbene ciò causò malcontento tra personaggi influenti, chierici della Curia Romana.

Tuttavia, c’era e c’è sempre stato un interesse a seppellire questa conoscenza. Così, invece di una semplice e chiara accettazione della reincarnazione, la Chiesa ha iniziato a rifiutarla. Giustificando tale atteggiamento con la creazione di dogmi che gettano nell’oscurità i problemi della vita, rivoltando la ragione e imponendo il dominio, l’ignoranza, il dolore.

Pertanto, il divieto di tale Dottrina fu un errore storico, senza alcuna validità ecclesiastica. Ma che fu adottato, per soddisfare gli interessi del Sacerdozio Professionale e delle sue pompose celebrazioni. Che assomigliano più alle eccentricità dei culti esterni farisaici che alla vita; donare amore, esemplificando Gesù.

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L’EGEMONIA SULLE PERSONE INGENUE.

È facile per qualsiasi laico capire perchè la Reincarnazione è stata bandita dagli insegnamenti della Chiesa, che prevedeva di mantenere l’egemonia sulle persone ingenue. E quindi soddisfare le ambizioni materiali del Clero. Per citare un esempio, ricordiamo la “Vendita delle indulgenze” praticata dalla chiesa cattolica o chiesa del rito. Su questo fatto sono necessarie alcune precisazioni.

    • La Chiesa romana all’epoca diceva che alcune persone avevano più meriti di quelli di cui avevano bisogno per salvarsi. Pertanto, questo “surplus” di meriti poteva essere trasferito – soprattutto attraverso pagamento – a persone la cui salvezza fosse dubbia. Martin Lutero protestò contro questa pratica, chiamata indulgenza.

    • Il 31 ottobre 1517 Lutero rese pubbliche le sue 95 tesi contro la vendita di indulgenze. Con questo gesto diedi inizio al processo della Riforma.

    • Le indulgenze erano ricevute di perdono per i peccati passati e futuri. I peccati furono perdonati a peso d’oro.

  • COMPRARE LE INDULGENZE E SFUGGIRE AL PURGATORIO.

Anche per i morti si potevano comprare indulgenze. Uno dei nomi più noti a Roma, in occasione della costruzione della Basilica di San Pietro, è stato quello del cardinale Joao Tetsel. Che ha girato il mondo cattolico raccogliendo contributi per questa costruzione.

È diventata famosa una delle sue affermazioni sull’opportunità per le persone di sfuggire al Purgatorio attraverso le indulgenze. : “Nel momento in cui una moneta tintinna in fondo al Gazophilaium, un’anima fugge dal purgatorio”.

In altre parole: “Quando i soldi cadono nella cassa, l’anima del purgatorio se ne sale ai piani alti”.

In breve tempo le 95 tesi furono diffuse in tutta la Germania. Il 30 maggio 1518 Lutero inviò le sue tesi a papa Leone X, convinto che il papa lo avrebbe sostenuto contro l’abuso delle indulgenze. Il 3 gennaio 1521 Lutero viene ufficialmente scomunicato dalla Chiesa cattolica.

( Il Concilio II di Costantinopolila soppressione della Dottrina eretica.).

IL TESORO ASSICURATO.

Nota: la Chiesa cattolica ha un tesoro assicurato. Due inesauribili galline dalle uova d’oro: Purgatorio e indulgenze. Queste sono per salvare i ricchi, coloro che hanno denaro con cui riscattare i loro peccati. Ricordiamo però le parole di Gesù quando vide il giovane ricco allontanarsi da lui perchè non voleva vendere i suoi beni per seguirlo. : “ In verità ti dico che è difficile per un ricco entrare nel regno di Dio ( Matteo 19,23).

Tuttavia, nell’insegnamento cattolico, questo ingresso è diventato facile per i danarosi, e poco importa se siano buoni o meno. Le indulgenze aprono loro la porta.

Non è un caso che la Chiesa cattolica sia uno dei maggiori proprietari di terreni e proprietà al mondo. I banchieri più informati mettono le ricchezze del Vaticano tra dieci a quindici miliardi di dollari. Il Vaticano ha grandi investimenti in banche, assicurazioni, prodotti chimici, acciaio, edifici, immobili, ecc.

Solo i dividendi servono a mantenere l’intera organizzazione, comprese le opere di beneficenza. Tale fortuna è stata accumulata grazie alle riapplicazioni nel mercato. Nei cortili del Vaticano si trovano tutti i simboli delle multinazionali. La Curia Romana possiede oggi un patrimonio fra i più preziosi al mondo.

Tutti noi, e anche i cattolici, non possiamo credere che Dio preferisce mantenere l’oro e il lusso nelle “Sue chiese” mentre molti dei Suoi figli muoiono di fame in tutto il mondo. Se un rappresentante del Vaticano, ipoteticamente, chiedesse a Cristo. : “Cosa devo fare per ottenere la vita eterna?”. Certamente Cristo non potrebbe rispondere in modo diverso: “ Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che hai (,,,).”. E la Chiesa dovrebbe obiettare a Lui: “ Se vuoi che io adempia al tuo ordine di rappresentarti sulla Terra, devo possedere i mezzi del mondo”.

( Il Concilio II di Costantinopolila soppressione della Dottrina eretica.).

UN MISTO TRA UMANO E DIVINO.

Ciò significa che il Cristianesimo di oggi non è fatto solo di Cristo. Ma è un suo prodotto, poi manipolato e adattato dagli uomini a proprio uso e consumo. Il risultato è stata una Chiesa che è un misto tra umano e divino. È nato un prodotto che sembra essere un ibrido e che, poiché vuole essere entrambi, non è esclusivamente né l’uno né l’altro.

Conclusione generale: le persone devono essere consapevoli che non è necessario comprare la loro salvezza. Ma bisogna lavorare intimamente con una riforma interiore profonda per diventare degni di elevazione nella Scala degli Eletti. Perciò il principio di Reincarnazione era ed è molto conveniente per la Chiesa del rito.

Se ci avviciniamo alla Dottrina meravigliosa della Reincarnazione, allontanandoci dalle credenze dogmatiche di una Chiesa che, come diceva il grande Pasolini, “ Ha tradito gli Insegnamenti Cristici”, riusciremo davvero a trascendere il dolore e le angosce del materialismo.

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