Per incontrare Dio per le vie normali alla portata dell’uomo, si devono eliminare gli ostacoli della cultura odierna. Quali sono i valori dell’uomo postmoderno? È subito detto: materialismo ed edonismo. Possesso di beni e godersi la vita nella tranquillità egoistica della propria cerchia familiare, o nel più sfrenato divertimento.
Ma questa non è una critica alla materia , al piacere, o al godimento estetico: è una critica all’egoismo e all’eccesso. Ciò che deve essere superato è il ridurre la realtà conosciuta alla dimensione quantitativa, la mancanza della moralità nell’operare dell’uomo e la mera utilità o estetismo dei prodotti. ( leggi anche: Esaltazione della personalità: egoismo e orgoglio).
Per superare queste difficoltà si richiede il lavoro proprio dell’intelligenza che risolve tutto ciò che è potenziale nell’atto. Tutto ciò che è materiale nella forma e tutto ciò che è effetto nelle cause. Qualcuno ha parlato dell’oscuramento dell’umana intelligenza e della decadenza dell’occidente in questa deviazione dell’occidentalismo.
La conoscenza implica una trascendenza della materia, anche sulla materia vivente. Il conoscente è in grado di avere in sé non soltanto la propria forma, ma anche le forme delle altre realtà in modo intenzionale.
( I valori dell’uomo postmoderno: materialismo ed edonismo).
DA UN’ECONOMIA NEW AGE E LA NUOVA RELIGIOSITA’.
Quali sono i valori concreti in cui vive il nuovo uomo postmoderno? “Noi crediamo in una società innovativa, in un sistema politico democratico ed efficiente. Crediamo in un’ economia New Age dove la ridistribuzione del reddito sia più equa e premi chi lavora. In un sistema di traffico guidato dai radar nella nebbia, in sistemi urbanistici funzionali che diano respiro al traffico nelle città. Crediamo in una filosofia capace di adeguarsi al sociale ma non di definire i limiti e i confini, crediamo in un uomo che persegua il miglioramento sociale”.
A differenza delle caratteristiche di “nuova religiosità” che il fenomeno presenta negli Stati Uniti, in Europa esso preferisce assumere più semplicemente l’etichetta Eco-Label. Applicata secondo le normative Cee ai buoni prodotti: buona musica, contatto con la natura, sessualità libera appagante e serena, vita felice che “rivaluta l’uomo” nella sua concretezza corporea. “In una chiave di lettura universale”.
E a cominciare dalla musica, la ricerca verte infatti su tutto ciò che rende felice l’uomo nella sua esistenza terrena. :sesso, viaggi, vacanze, prodotti ecologici, città vivibili, rapporti sociali senza contrasti. Al cui centro c’è il rispetto della natura ( ecologismo, animalismo, ginnastiche e terapie corporee, psicoterapie umanistiche , ecc.). ( leggi anche: La Terra soffre. Cambiamento climatico: fattore umano o naturale?).
( I valori dell’uomo postmoderno: materialismo ed edonismo).
LA SALVEZZA DA OGNI MALE PER UNA PSICHE PRIVA DI CONFLITTI.
La felicità e il bene dell’uomo coincidono con il benessere fisico, e il male unicamente con lo stress della vita moderna o di rapporti interumani che creano tensioni. La stessa attività sessuale, e persino la masturbazione, vengono considerati dei “tranquillanti”. Per questo la salvezza da ogni male andrebbe unicamente ricercata nelle più diversificate forme delle psicoterapie umaniste. O nelle terapie geniche e musicali, perchè la pace dell’uomo viene fatta coincidere con la serenità di una psiche priva di conflitti. Il sincretismo religioso diventa così uno dei tratti salienti e inglobanti il significato stesso di postmodernità.
In definitiva questa non sarebbe altro che il passaggio a una nuova era storica e cosmica, ovvero l’era dell’Acquario. Tale nuova Era, che secondo il ciclo cosmico segnerebbe il prossimo passaggio del Sole dall’era dei Pesci a quella dell’acquaio, dovrebbe abbandonarsi dietro le spalle le caratteristiche dell’era dei Pesci. Un’era che tramonta e che comprende l’era cristiana, caratterizzata dal “dolore, dal fanatismo, dallo scetticismo, dal conformismo”.
E dalla potente contraddizione di ricercare il più puro spiritualismo ed altruismo, e di ricadere nel più vieto materialismo ed egoismo. L’era dell’Acquario ricercherà piuttosto “ un nuovo piano di coscienza”, o meglio, l’”espansione della consapevolezza”, ovvero la rivoluzione della coscienza. In cui si armonizzerà l’individuo con l’Universo, la coscienza e l’essere, l’altruismo e la cura di sé, la realizzazione personale e la sua fusione cosmica, i valori dello spirito e non quello del corpo. ( Leggi anche : La nuova Era dell’Acquario: l’età dell’oro).
( I valori dell’uomo postmoderno: materialismo ed edonismo).
OGNI TRASFORMAZIONE SOCIALE E’ IL RISULTATO DELLA TRASFORMAZIONE PERSONALE.
Secondo il noto studio della Ferguson, non è solo la fine dell’epoca moderna a segnare il passaggio alla nuova Era, ma anche i movimenti culturali e giovanili. I quali si sono succeduti negli Stati Uniti e in Europa a partire dagli anni sessanta. E che hanno mostrato, di fronte all’inevitabile crisi dei sistemi totalitari, che “ ogni trasformazione sociale è il risultato della trasformazione personale”.
Tutti questi movimenti, composti per lo più di “piccoli gruppi” che lavoravano per la politica, la salute, l’educazione, il benessere fisico e psichico hanno “cospirato” per la trasformazione del mondo e il passaggio alla Nuova Era.
E ad essi devono essere collegati anche le scuole di filosofia religiosa orientale approdate in Occidente sempre più numerose a partire dagli anni sessanta. E che sono sembrate, per i loro contenuti insieme filosofici, psicologici e religiosi , confermare questa “cospirazione” dello “Spirito del tempo”, verso l’era acquariana postmoderna.
( I valori dell’uomo postmoderno: materialismo ed edonismo).
SINCRETISMO RELIGIOSO E VISIONE OLISTICA DELLA REALTA’.
Il sincretismo religioso, e in particolare la New Age, si presenta per questo anche come movimento spirituale filosofico, a carattere fortemente olistico. Perchè di fronte alle distinzioni concettuali che hanno caratterizzato la storia dell’Occidente, e non solo della sua fase moderna, ripropone l’antica e più pacificante visione olistica della realtà. Ossia, l’unità del tutto.
“Dio e mondo, spirito e materia, anima e corpo, intelligenza e sentimento, il dentro e il fuori, coscienza e inconscio, cielo e terra, sono un’immensa vibrazione energetica. In cui tutto è connesso; sono un tutto unico nel quale tutte le differenze scompaiono, essendo solo apparenti e non reali.
Il “separato”, il “determinato”, il “sostanziale” sono solo l’aspetto superficiale- e in fondo ingannevole e illusorio – dell’Universo. Mentre nella sua profondità l’essere è unico, nel senso che tutto esiste in permanente compenetrazione”.
,,,,e l’Universo è “un tutto vivente spirituale in reciproca relazione e come un tutto che è presente in ogni sua parte” . L’uomo, quanto più scava dentro di sé più si avvicina alla radice del reale, in quanto l’uomo è parte di questo unico organismo vivente.
Ciò che separa questo monismo olistico, da altre forme classiche di monismo, quali potrebbero essere la sostanza unica di Spinoza o lo stesso concetto di Cosmos. Che precede la seconda navigazione platonica con la scoperta del mondo soprasensibile, è il connubio operato oltre che con la nuova fisica, con le religioni orientali. Le quali meglio del cristianesimo sarebbero in grado di facilitare l’esperienza dell’unità tra la propria individualità e il tutto.
( I valori dell’uomo postmoderno: materialismo ed edonismo).
UNA CRITICA ALLA VISIONE RISTRETTA DELLA BIBBIA.
Non si tratta allora solo di superare le nozioni metafisiche della cultura occidentale che distinguono i piani dell’essere,(vi è una critica alla visione ristretta della Bibbia), ma di superare le stesse nozioni biblico-cristiane del rapporto dell’uomo con Dio. Queste, incapaci di raggiungere le visioni di “nuova religiosità”.
“infatti… il cristianesimo, con la sua dottrina della persona – Dio è un essere personale- l’uomo è una persona – concepisce il rapporto tra Dio e l’uomo come un rapporto dialogico “Io.Tu”. Che impedisce l’unificazione e l’immersione dell’Io nel tutto.
Inoltre il cristianesimo insiste sulla ortodossia della dottrina, sull’osservanza della legge morale, e dunque è formalista e legalista, razionalista e autoritario, diffidente nel sentimento e della esperienza mistica.
Infine, il cristianesimo, nella sua storia, h prodotto conflitti, scismi, inquisizioni e guerre di religione. Invece le religioni orientali annullano ogni divisione e ogni diversità nell’Assoluto impersonale, nel Sè. Poiché per esse la molteplicità e la diversità sono solo apparenza e illusione. Mentre, nella sua verità profonda la realtà è una e l’Io si sperimenta come Sè, come divino.
In tal modo si giunge alla pace e alla serenità interiore e alla pace con tutti gli altri uomini, anzi all’amore di tutto ciò che esiste – uomini, animali, piante – perchè tutto è uno, nella sua profonda realtà.
( I valori dell’uomo postmoderno: materialismo ed edonismo).
UNO DEI PRINCIPALI SEGNI DELLA POSTMODERNITA’.
L’esperienza religiosa proposta dal sincretismo religioso vuole porsi dunque come uno dei principali segni della postmodernità. Che risacralizzando il mondo, il cosmo e tutti gli aspetti della vita anche fisica dell’uomo e della natura, vuol fare seguito a quella secolarizzazione del mondo e del cosmo apportata proprio dal cristianesimo. E che ha trovato nell’epoca moderna la sua massima espressione e realizzazione, che ora dovrebbe essere messa in crisi come segno fondamentale della crisi e del superamento della modernità….
TRATTO DAL LIBRO: L’INCONTRO CON DIO. GLI OSTACOLI ODIERNI: MATERIALISMO ED EDONISMO.