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STORIA

Hitler una storia diversa. L’altra versione dei fatti.

Per comprendere il successo ottenuto da Hitler presso il popolo tedesco sin dal suo esordio in politica, non basta riferirsi semplicemente alla situazione economica disastrosa. In cui si trovò la Germania all’indomani della fine della I Guerra Mondiale ed alla sua sconfitta. Hitler, una storia diversa, dobbiamo vedere anche l’altra versione dei fatti, ciò che esiste realmente dietro la storia quella raccontata dai vincitori.

In merito a questo, va precisato che, contrariamente a quanto tramanda la storia ufficiale ( che è sempre storia dei vincitori), la Germania quando chiese l’armistizio non stava perdendo la guerra, la stava forse vincendo.

Bisogna esaminare con attenzione le circostanze in cui fu firmato l’armistizio perchè l’esercito era vicino alla sconfitta. Questo pericolo non si poneva, come prova il fatto che le forze armate germaniche non erano mai state battute sul campo di battaglia.

Lo Stato Maggiore chiese l’armistizio perché preoccupato per la situazione interna della Germania. Ovvero onde poter dedicare i propri sforzi sul prevenire o almeno arginare la rivoluzione in atto.

L’armistizio rappresentava soltanto un preliminare ad una pace negoziata, cosa questa da sottolineare. In quanto un armistizio firmato in condizioni di non-sconfitta è ben differente da una resa incondizionata. Che poi il Trattato di Versailles abbia vanificato questo vantaggio, tradendo le regole del fair play militare, e trattando la Germania come una nazione militarmente annientata è un altro discorso. ( Leggi anche: Il Nazismo marchio della follia: la storia incosciente).

( Hitler, una storia diversa. L’altra versione dei fatti).

LA RICHIESTA DI ARMISTIZIO E IL PERICOLO DI UN REGIME COMUNISTA.

In merito ancora al-la richiesta di armistizio da parte di Hindenburg e Ludendoff, non si dimentichi che due giorni prima della firma a Berlino, la rivoluzione aveva spazzato via l’imperatore Guglielmo II. Costringendolo alla fuga insieme all’erede al trono. Era subentrata la Repubblica eretta dai socialdemocratici. Ma c’era da sventare il pericolo di un regime comunista, un pericolo ben peggiore.

Il pericolo di un regime comunista su modello di quello instaurato in Russia appena un anno prima. A tramare in quella direzione era Rosa Luxemburg con il suo Spartacus Bund o Lega di Spartaco. Questa associazione aveva infiltrato suoi agenti in posizioni chiave all’interno del nuovo governo e delle forze armate. La loro azione combinata creava disordine ovunque. Fino a che la Luxemburg convinse il governo socialista ad ordinare l’immediata smobilitazione delle forze armate tedesche. (8/11 novembre trattative di armistizio).

Questo atto legò le mani all’Alto Comando tedesco che dovette piegarsi alla situazione.

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LIBERARSI DALLE SANZIONI ECONOMICHE IMPOSTE DAL TRATTATO.

All’esito della guerra e soprattutto dopo il Trattato di Versailles, il clima in Germania era questo: il cittadino medio pensava che la Germania stava vincendo la guerra. Ma era stata tradita e resa vittima di un’ingiustizia… In generale, l’opinione diffusa era che i tedeschi dovessero unire gli sforzi per ricostruire il Paese . E spazzare via il laccio stretto intorno alla Nazione dal Trattato di Versailles. Anche i politici, eccetto i comunisti, erano dell’avviso che bisognasse liberarsi dalle sanzioni economiche imposte dal Trattato. E che per farlo era necessario sbarazzarsi dalla dipendenza dei prestiti usurai offerti dai banchieri internazionali.

Questo sistema, inaugurato in Inghilterra con l’istituzione della Banca Centrale nel 1694 e propagatosi alla Francia e agli Stati Uniti, dopo le rispettive rivoluzioni. Tale sistema usuraio aveva generato i debiti nazionali ( e tuttora sussiste), debiti inestinguibili. Che legavano le Nazioni ai prestatori di denaro con un cappio sempre più stretto. Il quale gravava sui popoli in forma di tassazione sempre più vessatoria. ( nota di Pianeta Indaco: quindi nulla è cambiato; la parola democrazia è ampiamente disattesa. Poichè i popoli gestiti con tale follia finanziaria, sono popoli schiavi).

Ciò considerato, i leader fascisti in Germania decisero che la soluzione era creare da sè il proprio denaro. Così da poter usare i patrimoni nazionali, il potenziale industriale e le risorse naturali in piena autonomia. ( riflettere…). ( leggi anche: “La moneta a debito è il segreto dello strapotere della Finanza“).

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L’ASSE DELLE POTENZE FASCISTE.

Queste idee e la diffidenza popolare verso le plutocrazie internazionali, erano diffuse anche in Italia e in Spagna. Dove Mussolini e Franco, come Hitler in Germania, ( L’Asse delle potenze fasciste) seppero intercettarle e promuovere un orgoglio nazionalista contro le democrazie dei banchieri. Furono queste le basi su cui i tre dittatori costruirono il loro consenso in un Occidente dominato dalle democrazie dei banchieri.

Non si può negare che sia Hitler che Mussolini diedero grande impulso, alla produzione alla produzione industriale il primo, a quella agricola il secondo, facendone i motori delle rispettive economie. Mentre non riuscirono a valutare sino in fondo ( forse non ne ebbero la possibilità) che il loro riarmamento militare avveniva grazie all’aiuto di agenzie che eseguivano gli ordini della èlite segreta. (Leggi anche: “Riprendere il controllo della sovranità monetaria per vincere l’èlite massonica“).

Proprio quella èlite plutarchica che stava pianificando di servirsi dell’insorgente Fascismo anticapitalista per per precipitare l’Europa in un nuovo conflitto mondiale.

Appena saliti al potere i leader dell’asse delle potenze fasciste , quindi sia Hitler che Mussolini, adottarono una politica moderata. Tesi a rettificare gli errori e i torti subiti nel Trattato di Versailles., a contenere il rischio di un’espansione comunista in Europa. E ad arginare quei poteri, già percepiti come occulti, che controllavano la finanza mondiale.

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I SIGNORI OCCULTI DELLA GUERRA.

Quel che avvenne poi fu che entrambi caddero sotto l’influenza di quegli agentur estremisti dell’Elite illuminata. I quali li convinsero che la sola via per raggiungere i loro obiettivi era quella militare. Si può parlare di Signori occulti della guerra, i veri leader del Nazismo, manovratori dei dittatori alla ribalta, sulla scena.

Qual era il loro piano? Posto che il Nazismo era stato inventato per tenere a bada l’impero staliniano e di conseguenza il comunismo in Europa.; consolidare le potenze dell’Asse in Europa.; invadere la Gran Bretagna e la Francia. ; conquistare gli Stati Uniti con un movimento a tenaglia.

Il Giappone, alleato dell’Asse, avrebbe inviato truppe di terra in Messico e nel Sud degli Stati Uniti. La Germania avrebbe invaso il Canada dal cielo. E le forze italo-tedesche movendo dall’Africa si sarebbero inoltrate nell’Atlantico. E da lì, attraverso il Sud America sarebbero entrate nel Golfo del Messico.

Gli eserciti dilaganti dal Nord si sarebbero riuniti in un punto presso Chicago e si sarebbero spinti giù, lungo il Mississippi. Mentre le truppe di ovest e di sud-est dovevano riunirsi a New Orleans e spingendosi a Nord del Mississippi avrebbero diviso in due metà il Paese.

Dopo la conquista della Gran Bretagna e di Stati Uniti, i nazisti avevano programmato di eliminare gli Ebrei ivi residenti. I primi della lista erano certamente i banchieri internazionali, tutti i loro beni confiscati.

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LA PREOCCUPAZIONE PER L’ESPANSIONE DEL COMUNISMO IN EUROPA.

La preoccupazione per l’espansione del Comunismo in Europa era condivisa sia da Hitler che da Churchill. Quest’ultimo, nel 1920, in un articolo pubblicato sul “ Illustrated Sundey Herald”, aveva affermato. :

Dai giorni di Spartacus-Wishaupt fino a Karl Marx, Tozsky, Bela Khun, Rosa Luxmburg, Emma Goldman, questo complotto mondiale per la distruzione della civiltà e per la ricostruzione della società sulla base dell’arresto del progresso e della impossibile uguaglianza, si è potentemente sviluppato. Esso ha giocato un ruolo chiaramente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione francese. Ha servito da motore a tutti i movimenti sovversivi del secolo XIX. Ed ora infine, questo gruppo di straordinarie personalità del mondo sotterraneo delle grandi città d’Europa e d’America, ha afferrato per i capelli il popolo russo. Ed è divenuto il dominatore incontrastato di questo enorme impero”.

Del Trattato di Versailles Hitler scriveva. : “ Non fu interesse della Gran Bretagna, ma degli Ebrei ( banchieri) distruggere la Germania”. Egli non si discostò mai dall’idea che la sopravvivenza della Germania come grande potenza dipendesse da un’alleanza con l’Impero Britannico. Per conseguire la quale era disposto a rinunciare alle colonie e alla importante posizione della Germania sui mari.

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TRATTATIVE DIPLOMATICHE.

Avviate trattative diplomatiche, l’importante incontro per discutere una possibile alleanza fra Germania e Gran Bretagna ebbe luogo in Germania nel gennaio del ’36. In rappresentanza del governo inglese c’era Lord Londonberry. Mentre per il governo tedesco c’erano Goering, Ribbentrop e lo stesso Hitler.

I due gerarchi ( Goering e Ribbentrop) produssero una molte di documenti attestanti che il comunismo era finanziato ed organizzato direttamente da potentati della Francia Israelita, il cui fine era realizzare il Messianesimo ebraico. Gran parte di queste testimonianze trovano corrispondenza nel libro di B.Jensen “ Il complotto palestinese”.

Più moderata la posizione di Hitler il quale si impegnò a contrastare i piani totalitari del Comunismo limitando tale contrasto entro i confini dell’Europa, a condizione che il governo inglese stipulasse un’alleanza con la Germania.

Quando Lord Londonberry si disse dubbioso circa la possibilità che il governo inglese prendesse parte ad un piano per abolire il Comunismo., passando per un genocidio ( quello della razza ebraica, come proposto da Goering), Hitler scese ad un compromesso. Propose un accordo in base al quale Germania ed Inghilterra si impegnavano a non farsi guerra per dieci anni. Questo, indipendentemente da quello che avrebbe fatto la Germania per salvaguardare la pace mondiale e i propri interessi.

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COLPIRE IL POTERE DEL DENARO E IL FARDELLO DEI DEBITI NAZIONALI.

Nella sostanza Hitler non chiedeva un’alleanza per il genocidio degli Ebrei ( cosa che non gli interessava e forse gli ripugnava, in quel momento). Egli ambiva a colpire quegli Israeliti che usavano il loro potere nel mondo ( colpire il potere del denaro e il fardello dei debiti nazionali) – . per angariare le nazioni e i popoli con le loro attività speculative su vasta scala.

Opinione del resto condivisa da diversi statisti britannici, e non soltanto britannici.

Il solo modo, insisteva il Fuhrer, in cui la Gran Bretagna, la Francia e la Russia potevano scrollarsi di dosso il fardello dei debiti nazionali era quello di ripudiarli. E di ripristinare l’emissione della moneta da parte dei governi nazionali ( sovranità monetaria). Come era stato ab origine fino al 1694.

Il suo partito, il Nazionalsocialismo, si era proposto di porre fine una volta per tutte all’influenza dei prestatori di denaro negli affari nazionali ed internazionali. In ragione del fatto che, riducendoli alla dipendenza, questi spingevano sempre più i popoli in una situazione di sudditanza il cui nome era “Debito”. ( nota di Pianetaindaco: non sembra che oggi siamo ancora nella stessa situazione?). Ed aveva qui citato una frase che Disraeli mette in bocca al personaggio del suo celebre romanzo “Coningsby”. : “Vedete, caro Coningsby, il mondo è governato da personaggi assai diversi da quelli immaginati da coloro che non stanno dietro le quinte”.

Si inserì Ribbentrop per citare un articolo apparso sulla Reiner Freie Presse il 14/12/1912. Nel quale Walter Rathenau ( capitalista e ministro degli Esteri della Repubblica di Weimar assassinato nel 1922). Aveva dichiarato che il continente europeo era governato segretamente da 300 uomini potentissimi. Si trattava degli Illuminati.

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IL POTERE INVISIBILE.

Era necessario mettere le mani su questi 300 uomini, il Potere invisibile, argomentò Ribbentrop , le cui attività criminali erano dirette al conseguimento di un Piano a lungo termine. Che si serviva del Movimento rivoluzionario mondiale per essere attuato. Lo schema dell’intrigo internazionale fu sciorinato.:

Stalin, seguendo istruzioni dall’alto, aveva trasformato la Russia in un regime comunista. La Germania era stata aiutata a riarmarsi. La politica della Francia era in mano alla Massoneria del Grande Oriente. Inoltre, si invitava Lord Londonderry a riflettere sul modo in cui la Gran Bretagna era stata persuasa a disarmarsi. Mentre, i suoi potenziali nemici (Stalin) si stavano riarmando.

Era evidente che i movimenti internazionalisti rivoluzionari dovevano essere fermati subito, o un ‘altra guerra sarebbe stata inevitabile. Perchè questo era il disegno perseguito dai Poteri occulti, dal potere invisibile che tiravano le fila di tutto.

Hitler concluse la sua perorazione al delegato britannico con queste suggestive parole.: “Perchè io sono convinto che l’Impero Britannico e la Chiesa Cattolica Romana sono entrambi istituzioni universali. La cui continuazione è assolutamente essenziale e un baluardo per la preservazione della legge e dell’ordine nel futuro del mondo”.

( Hitler, una storia diversa. L’altra versione dei fatti).

L’ALLEANZA MANCATA E UNA GRANDE DELUSIONE PER HITLER.

La risposta del governo inglese fu naturalmente negativa. Né poteva essere altrimenti questa alleanza mancata, anzi utopica. Abbiamo visto come il grande capitale e la grande industria britannica fossero nelle mani di israeliti. Come il governo inglese, indipendentemente dal colore, fosse sotto l’influenza di società segrete, quali la Round Table e la Pilgrims. E infine basti considerare che la Banca d’Inghilterra era controllata dai Rothschilds.

L’alleanza mancata con l’Inghilterra fu una grande delusione per Hitler e fu decisiva per la direzione che avrebbe preso la sua politica estera.

Egli si convinse che nessuna politica moderata sarebbe valsa a infrangere il controllo dei banchieri internazionali sugli affari britannici. Proprio come aveva previsto Karl Ritter. :

“Il potere dei finanzieri israeliti e del Comunismo deve essere distrutto, così come i capi del movimento rivoluzionario internazionale. È questa la condizione affinché la pace e la libertà vengano restituite al mondo”.

( Hitler, una storia diversa. L’altra versione dei fatti).

IL MONOPOLIO CAPITALISTICO FINANZIARIO DIETRO LA FACCIATA DELL’UGUAGLIANZA SOCIALE.

A questo punto ci troviamo davanti a uno iato tra la figura del Furher imperialista, preda della sua mitologia norrena di grandezza e di morte, tramandataci dalla storia, e la preoccupazione del leader fascista, eletto dal popolo, verso l’incombente pericolo rappresentato dalla Finanza internazionale e da Stalin. Il dittatore sovietico è l’uomo della finanza ordinovista. Quel sistema di monopolio capitalistico finanziario dietro la facciata dell’uguaglianza sociale.

Un sistema fondato sullo sfruttamento dei lavoratori attraverso la cancellazione dei diritti individuali e una tassazione spietata e schiavizzante. Un sistema che i banchieri vogliono estendere all’Europa servendosi del Debito Pubblico. Tutto questo bisognava combattere e prevenire… ( ai posteri l’ardua sentenza).

Estratto dal libro “ I PROTOCOLLI DI SION E IL NUOVO ORDIN MONDIALE”– di Adriana Zanese Inserra.

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