etere, conduttore di vibrazioni
SCIENZA E SPIRITUALITA'

L’ etere o vita subatomica, conduttore di vibrazioni

L’Etere o vita subatomica non è mai stato visto nè pensato come sostanza reale. Tuttavia se ne sono tratte certe definite conclusioni nei riguardi del suo carattere e proprietà. Riempie ogni spazio, è 260° centigradi più freddo della terra. Possiede inerzia e forza di impulso, esercita una pressione enorme. Probabilmente milioni di tonnellate per piede quadrato, è milioni di volte più denso dell’acqua pur essendone molto più elastico. Ed infine possiede un perpetuo moto di ondeggiamento. Questa meravigliosa sostanza che per se stessa non possiamo nè vedere, nè sentire, nè odorare, nè toccare, quando è indotta a vibrare. Può trasportare attraverso lo spazio l’energia che è poi capace di agire sui nostri sensi. Dandoci sensazioni di luce, calore, elettricità. Solamente in questi ultimi anni si è scoperto come trasformare, tradurre queste onde in parole e note musicali.

Questa ondulante sostanza non si trova mai allo stato di riposo, ma è bensì sempre in movimento. Quantunque non sia mai stata vista e toccata, se non esistesse noi saremmo ciechi o freddi perchè mancherebbe il mezzo che conduce le vibrazioni ai nostri occhi e alla nostra pelle.

(Etere o vita subatomica, conduttore di vibrazioni)

LA MATERIA  E’  ETERE IN CONDIZIONI PARTICOLARI.

L’Etere, meravigliosa sostanza, è il “medium” tra le cose materiali ed i nostri sensi. ed ora la materia è considerata essere lo stesso sotto certe e fisse condizioni di vibrazione. Gli elettroni, nell’atomo, sono particelle di elettricità ed anche i protoni sono certamente di natura elettrica. Sono entrambi eterici e la materia  è  etere in condizioni particolari. Tutto l’Etere è potenzialmente materia, e tutta la materia e potenzialmente etere. La materia fisica, che risalta sotto i nostri sensi, non è che quella porzione di etere che vibra entro certi dati limiti.

IL GRANDE ANELLO DI CONGIUNZIONE.

l’Etere dello spazio può considerarsi come il grande anello di congiunzione del mondo materiale con il mondo spirituale. Cioè la sostanza comune ai due mondi anzidetti. Entrambi questi mondi sono contenuti in questa sostanza. Entrambi sono parte di essa e di essa sono formati. I due mondi sono parte dello stesso universo e la vita sui medesimi è condizionata dall‘etere stesso.

In questo mondo materiale, dove ora ci muoviamo, siamo soltanto consci di una più bassa scala di vibrazioni. Mentre nel  mondo spirituale, ove pure opera la vita, la coscienza è regolata da una più alta scala di vibrazioni. L’Etere è tanto importante all’altra vita nell’universo, quanto lo è adesso per noi. Nell’altra vita l’ambiente è precisamente sostanziale e concreto, per i suoi abitanti. Come quello attuale nostro lo è per noi. La vita, ripetiamo, funziona nell’etere, e può funzionare tanto meglio colà. Spoglia di materia, di quanto non lo possa fare qui, sotto il rivestimento della materia. Perchè infatti una vita più grande e piena può immaginarsi quando il corpo fisico sarà stato deposto. ( Etere o vita subatomica, conduttore di vibrazioni).

I NOSTRI LIMITATI SENSI DI PERCEZIONE.

Mentre procederemo nel nostro studio, queste vedute generali saranno meglio apprezzate. Perchè nelle conversazioni dei medium con gli abitanti del mondo eterico o astrale. Si vedrà come essi ci assicurano che il mondo spirituale è precisamente così reale, tangibile e magnifico, per loro, da risultare di gran lunga superiore al mondo fisico. Che attualmente apprezziamo ( ma qualche “risvegliato non lo apprezza affatto nello stato attuale in cui ci troviamo) con i nostri limitati sensi di percezione.

Le nostre facoltà, la nostra vista, udito, olfatto, tatto, sono limitati al massimo grado. Noi sappiamo che lo “spettro” prova la limitatissima portata della nostra vista normale. E che ben altre vibrazionicolori – si estendono da entrambe le parti. E’ stato osservato che le vibrazioni che noi percepiamo se venissero comparate con quelle che non possiamo vedere starebbero nella proporzione di un pollice. Ed anche molto meno, ad un miglio.

UN UNIVERSO PIENO DI VITA.

E’ pertanto evidente che esiste una enorme regione per altra vita da svolgersi tutto attorno ed entro questo nostro mondo. Una regione completamente oltre i nostri sensi di percezione. Fino a quando non comprenderemo chiaramente che i nostri sensi, su questa Terra, rispondono ad una limitatissima scala di vibrazioni. – Quelle corrispondenti alla materia fisica. – E che aldilà di queste vi è un universo pieno di vita. Il quale corrisponde ad una più alta scala di vibrazioni, non reale per noi. Ma più reale per quell’universo di quanto non lo sia per noi la nostra materia fisica. Non ci sarà possibile afferrare, penetrare e comprendere nella loro pienezza i fenomeni fisici che si manifestano attraverso la medianità.

Qual è la causa che permette ad un albero di fiorire in pieno mantenendo la sua forma e le sue foglie. Mentre un altro, definito “morto” cade a pezzi al solo toccarlo e si frantuma riducendosi quindi in polvere? Ci deve essere qualche cosa. Al quale abbiamo applicato il termine di vita e che anima quel vivente organismo. Mentre la sua presenza è scomparsa dall’organismo definito morto. Questo “qualche cosa” ha il potere di dare forma ed espressione alla sostanza. Mentre la sua assenza provoca anche la disparizione dell’espressione e della forma, in modo che la sostanza animata ritorna a far parte della terra. (Etere o vita subatomica, conduttore di vibrazioni)

Positivamente c’è qualche cosa che non possiamo nè vedere nè toccare e che ciononostante è reale e potente. Con la facoltà di creare dalla terra inanimata.

FORZA DI GRAVITA’ E FORZA DELLA NATURA.

Dico che deve essere potente perchè è capace di sollevare la materia, in contrasto con la forza di gravità, mantenendola anche in posizione eretta. Mentre che se questo “potente qualche cosa” se ne va, la forza di gravità riprende la sua funzione e la sostanza soggiace allora a tutela e forza della natura. Un uomo, un animale, un albero possono reggersi, stare ritti quando questa forza vivente penetra in loro. Ma cadono inesorabilmente quando la forza stessa si ritira. La “vita”, perciò, è una forza organizzante che agisce contro la tendenza che ha la materia di disorganizzarsi. La vita è una forza organizzante e pensante. Che entra nella materia e l’organizza, mentre l’altra materia senza la vita è disorganizzata.

La vita perciò non può essere una parte della materia, precisamente come il fabbricante di stoviglie non può essere parte della creta. Che usa per approntare i suoi vasi. Ed oltre a ciò ha personalità. Ogni cosa vivente ha personalità, ed è pure diversa da ogni altra cosa viva. Da questo ragionamento, ne risulta che questa forza vivente ha dei poteri che vanno ben oltre i poteri attribuiti alla materia. E’ più potente della materia. Può organizzare la materia stessa e quindi pensare, anzi è pensante.

…. Logicamente è una ragionevole supposizione quella che la vita umana e la mente umana debbano continuare ad esistere dopo la morte. Separatamente da qualsiasi associazione con la materia, ma ora per mezzo della scienza psichica abbiamo la “prova “che tutto questo si verifica realmente. E che il corpo eterico che sopravvive è il vero corpo, e precisamente quello che tiene assieme, collegato, il corpo fisico durante la vita terrena.

risvegliarsi in un nuovo ambiente.

La morte, viene assicurato, è così semplice come l’andare a dormire e risvegliarsi. Il nostro doppio eterico scivola fuori dal corpo fisico portando con sè “la mente”. E ci risvegliamo nel nuovo ambiente trovando i nostri amici ed i nostri parenti pronti ad aiutarci ed istruirci nella nostra nuova vita. La morte non è che il distacco, la separazione di questo corpo eterico, di questa struttura, dal corpo fisico. Il corpo fisico ritorna alla terra, ed il corpo eterico, governato dalla mente, continua a funzionare nel mondo eterico. Cose queste che normalmente non possiamo apprezzare finchè siamo nella materia. Ove anche le nostre normali percezioni della vista e del tatto sono troppo limitate per permetterci di notare queste più fini alte vibrazioni.

L’individualità continua perciò separatamente dalla materia fisica. Malgrado la separazione continuiamo a pensare come possiamo farlo adesso. E sul corpo eterico ha azione la stessa piccola nostra mente che avevamo al momento del distacco. Non è irrazionale credere che il mondo eterico contenga alberi, animali, fiori. E che negli intendimenti e negli scopi è simile a questo mondo nostro ( controparte astrale). Di modo che al momento del trapasso che definiamo erroneamente “morte”, noi andremo a trovarci in un mondo molto simile a quello in cui oggi viviamo. Col vantaggio però che non saremo imbarazzati dalla materia fisica. E conseguentemente il nostro cervello spirituale (mente) sarà più attivo ed i nostri pensieri e movimenti molto più svelti. E’ necessaria la cognizione che L’UNIVERSO NON E’ NE’ PIU’ NE’ MENO CHE L’ETERE IN DIFFERENTI STATI VIBRATORI.

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