Presto, nella serie discendente, compare- segnato da tutti gli effetti deformanti della caduta di cui è il risultato – il Demiurgo Arconte signore. Come lo specchio della fragilità umana, quella meno evoluta, mostruoso e ottenebrato dalle potenze inferiori. Questa figura gnostica assai diffusa, simbolo manifesto dell’ostilità gnostica verso il mondo, è chiaramente una caricatura polemica del Dio del Vecchio Testamento. Come appare esplicito anche dal frequente trasferimento su di lui di espressioni e azioni notoriamente attribuite al Dio del testo biblico.
Orgoglio, ignoranza e malevolenza del Creatore sono temi ricorrenti nei racconti gnostici, come lo sono la sua umiliazione e le astuzie delle potenze superiori decise a sventare il disegno. Nel complesso della mitologia gnostica, in ogni caso, l’immagine arcontica muta e vi sono versioni più moderate in cui egli appare più fuorviato che malvagio. E perciò disponibile alla correzione e al rimorso, anche alla redenzione finale. È però sempre una figura problematica e mai venerata.
(Demiurgo, Arconte Signore: lo specchio della fragilità umana).
IL DIO SUPREMO O MONADE SECONDO LO GNOSTICISMO.
Ora vediamo chi è il Dio Supremo o Monade secondo lo Gnosticismo. Il Dio trascendente o Monade che significa Uno è l’idea che gli Gnostici hanno del vero Dio trascendente. Alcuni degli altri nomi utilizzati sono ‘Aion Teleos ( Eone Perfetto); He Arche ( l’inizio) e l’Assoluto.
Questa Monade è la più altra di tutte le cose, paragonabile all’Ein Sof (Infinito) della Kabbalah, al Brahman indù ( Realtà immutabile dentro e oltre il mondo, quindi immanente e trascendente). E all’Atman ( vera essenza dell’individuo) , al Logos, l’Apeiron e così via. (La Monade, Scintilla divina e la sua precipitazione).
La Monade risiede in quello che viene chiamato Pleroma ( lett. Pienezza), il Pleroma ha lo scopo di trasmettere la totalità di Dio, il completamento divino. L’idea del Pleroma è essenzialmente come il “Regno ideale” che costituisce la realtà di cui il nostro mondo è un pallido eco.
Ora la Monade, nel suo pleroma, emana livelli sempre più bassi di realtà, tutti guidati dal principio divino del Logos. Tali emanazioni prendono il nome di Eoni, accoppiati come sigizi ( archetipo: opposti uniti, come Yin e Yang). A seconda del diverso sistema gnostico, vengono nominati e ordinati in modo diverso. Ma rappresentano concetti dualistici sulla natura delle realtà superiori.
(Demiurgo, Arconte Signore: lo specchio della fragilità umana).
LE VARIE EMANAZIONI.
La Sigizia più alta è composta dall’eone Bhitos ( profondità) che concepisce Sige o Ennoia ( rispettivamente Silenzio e Idea) al suo interno, formando la prima coppia. Da questo ci sono le varie emanazioni, tra cui la successiva sigizia di Nous ( mente ) e Aletheia (Non occultamento, usata come Verità). E da quella Sigizia provengono gli Eoni di Logos ( parola, ragione) e Zoe ( Vita). In tutto ce ne sono 30 di emanazioni, troppe per essere trattate qui, tranne l’ultima.
È qui che le cose si fanno interessanti. La più bassa tra tutte le emanazioni è Sophia ( Saggezza o amore per la Saggezza). Sophia cade dal Pleroma, anche se ciò che esattamente causa questa Caduta cambia a seconda della scuola gnostica. ( Controllo della realtà virtuale nel sistema Matrix).
Carl Jung considerava Sophia la forma più alta dell’archetipo Anima ( femminile inconscio). Sophia cade a causa di qualche errore o fallimento, e uno dei risultati di ciò è che finisce per emanare senza il suo partner sigizia. Ciò che finisce per essere creato da questa emanazione imperfetta, si chiama Demiurgo.
Sophia si vergogna di ciò che ha creato, quindi nasconde il Demiurgo in una nuvola dove nessuno può vedere. A causa di questo occultamento, il Demiurgo ignora Sophia e i livelli più alti della realtà, e quindi si considera il Dio del mondo. Comincia a creare un mondo che ( inconsciamente) è una creazione della realtà superiore del Pleroma. E così abbiamo il mondo materiale in cui vive l’uomo.
In un certo senso potremmo dire che la Monade è il vero Dio del Tetragramma (YHWH)., più comunemente _ Yahweh). E il Demiurgo è Jehova, ovvero il Dio che Cristiani onorano nel Vecchio Testamento ( e i Testimoni di Geova, ovviamente). ( La salvezza è nella conoscenza: gli insegnamenti gnostici).
(Demiurgo, Arconte Signore: lo specchio della fragilità umana).
IL MONDO MATERIALE IMPERFETTO DEL DEMIURGO.
Poiché il Demiurgo ha una porzione della Scintilla Divina ( un frammento di Dio che tutte le cose possiedono), anche l’Uomo possiede questa Scintilla dentro di Sè. Questa Scintilla desidera ricongiungersi con il Pleroma e sfuggire al mondo materiale imperfetto del Demiurgo. Che è il mondo caduto in cui viviamo. Il Demiurgo è conosciuto con diversi nomi, più comunemente, Yaldabaoth ( figlio del Caos) ma anche Samael ( “Dio Cieco” in ebraico) e Ariel ( Leone di Dio, in ebraico, considerato il suo nome perfetto).
L’idea qui è essenzialmente che il Demiurgo crea il mondo che ci è familiare nella Genesi , ma a causa della sua natura imperfetta, anche l’uomo è condannato ad essere imperfetto. Tutto questo perchè Sophia non ha aspettato il suo Eone complementare, cioè Cristo. ( Cristo Messia, Creatore dell’Universo).

Questo è tuttavia un concetto diverso rispetto alla tradizionale idea cristiana del Cristo. Cristo, qui, è un essere divino perfetto inviato dal Regno superiore del Pleroma per ricucire la relazione di Sophia con la luce e portare la conoscenza del pneuma. Il Cristo entra nel nostro mondo per insegnare all’uomo la gnosi, ossia la conoscenza che porta alla salvezza, cioè allo Spirito.
(Demiurgo, Arconte Signore: lo specchio della fragilità umana).
TRASCENDERE LA MATERIA, OSSIA UCCIDERE IL DEMIURGO DENTRO DI NOI.
La cosa più importante qui è il concetto di Demiurgo. Mentre ti identifichi esclusivamente con il tuo ego, tu sei il Demiurgo, la cosa che non conosce il vero Sè; la persona ignorante che di conseguenza fraintenderà la realtà. Ciò che è necessario è trascendere la materia, ossia uccidere il Demiurgo dentro di noi. Liberare la Scintilla Divina dentro di noi e riunire quella scintilla con la Monade. A quel punto diventiamo il Logosoma, o il vaso della Ragione nel mondo, avendo vinto l’ignoranza.
MESSAGGERI TRA L’UMANITA’ E IL DIO SUPREMO.
Gli Gnostici condividono con i cristiani la credenza negli Angeli, ma, a differenza di questi ultimi, pongono al di sopra degli Angeli una gerarchia di esseri divini, il Pleroma, popolata dagli Eoni, gli Angeli sono i messaggeri tra gli Eoni del Pleroma e la Terra. E in ultima analisi cono i Messaggeri tra l’umanità e il Dio supremo.
Gli Gnostici riconoscono nove cori angelici: Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Poteri, Virtù, Principati, Arcangeli e Angeli. I primi a parlare di Angeli custodi furono i Valentiniani nel II secolo. Nel loro pensiero gli Angeli custodi avevano un ruolo essenziale nella economia della salvezza individuale. Nella loro letteratura gli Angeli sono quasi sempre raffigurati come maschili, mentre l’anima dell’individuo o Scintilla Divina è raffigurata come femminile. La persona che ottiene la gnosi o esperienza divina si riunisce al suo angelo nella “camera nuziale”.
(Demiurgo, Arconte Signore: lo specchio della fragilità umana).
SCISSIONE DELLA MONADE- FIAMME GEMELLE.
Il nostro Sè Spirituale, pensato come femminile, ha una controparte maschile o angelo nel mondo della luce o Pleroma. Nella Caduta, il nostro Spirito è stato separato dal suo Angelo ( scissione della Monade- Fiamme gemelle). Questa separazione è responsabile del nostro essere mortali e della espulsione dal Pleroma nel mondo della materia.
Secondo i Valentiniani, Cristo è venuto a ridare la vita ai mortali e a riunirli col loro angelo. Egli è disceso insieme agli angeli custodi, gli stessi angeli che a Betlemme annunciarono la nascita di Gesù. Secondo alcune tradizioni, essi ricevettero il Battesimo insieme a Lui.
Gli Angeli, secondo Teodoto, hanno un ruolo attivo nella nostra salvezza: “ Essi intercedono e supplicano per noi; ritardano il loro ingresso nel Cielo considerandoci parte di loro. E non rientreranno nel Pleroma senza di noi”.
Circa la riunione col proprio Angelo (Fiamma Gemella ) è detto che: “Siamo innalzati alla loro altezza, restaurati nella natura maschile per formare un’unità”. E che “Una volta riuniti formiamo un’unica vita”, cioè la restaurazione del nostro stato prima della Caduta.
La riunione col proprio Angelo rende perfetti e puri capaci di condurre un’esistenza senza peccato. L’esperienza mistica col proprio Angelo, secondo i valentiniani, poteva avvenire in privato o durante le celebrazioni. Essi credevano possibile ricevere il proprio Angelo mediante imposizione delle mani di una persona già riunita col suo.
Nella preghiera che accompagnava l’imposizione delle mani veniva detta la seguente invocazione: “ Permetti che il Seme di Luce prenda residenza nella tua camera nuziale. Ricevi il tuo sposo ,. accoglilo entro di te”.
( FONTE: Ritorno allo Gnosticismo).