
Corallo marino ecosistema da preservare; un tesoro inestimabile. Un animale unico che deve essere assolutamente protetto. Il suo colore varia dal giallo al nero, passando per il rosso, blu e verde. Qualificato come fiore-animale, pietra dell’albero, pianta sensibile. Questo bellissimo invertebrato, il corallo marino, sembra appartenere a tutti e tre i Regni della Natura: Minerale, vegetale, animale. Sta a questo mistero dell‘evoluzione il fascino di una Natura indispensabile per la biodiversità marina.
Ecco come lo ha definito il poeta Josè Maria de Heredia: “Alberi in fiore”; fiori-animali e sassi. “foreste di coralli abissini”. I coralli non smettono mai di stupire l’uomo. Ma esistono ancora bellissimi coralli marini lontani dalla vista dell’uomo? Sì, fortunatamente.
Anche chi non può vederli facendo immersioni, può gioirne la vista attraverso bellissimi documentari naturalistici. Altre barriere coralline, tuttavia, in Polinesia e Australia, per esempio, stanno lottando per non morire. Il riscaldamento globale, la pesca eccessiva ed irresponsabile e l’inquinamento, sono grandi minacce per questo tesoro inestimabile. Il corallo marino diventa bianco a causa dell’espulsione delle alghe che ospita.
( Corallo marino ecosistema da preservare. Un tesoro inestimabile).
COLONIE DI CORALLI E FORMAZIONE DI UN SUPER ORGANISMO.
Le colonie di coralli formano un super organismo; sono uno degli ecosistemi più affascinanti della nostra biosfera. In particolare “i coralli duri”, che mostrano uno scheletro esterno minerale. Queste colonie di coralli formano il “Reef” – barriera corallina. La maggior parte di questi animali splendidamente variopinti ha la particolarità di vivere in società. Di essere coloniale e di ospitare minuscole alghe nel loro corpo molle, il quale si chiama “polipo”.
Questi, grazie alla fotosintesi, forniscono loro alcuni nutrienti, e al contempo il corallo li ripara. Una sorta di contratto chiamato “simbiosi” e che esiste da circa 160 milioni di anni. “E’ un modello di economia circolare”. Dice Denis Allermand,, biologo marino del Centro studi scientifico di Monaco.
(Corallo marino ecosistema da preservare; un tesoro inestimabile).
UN ORGANISMO DI UNA COSTRUZIONE BIO-MINERALE.
In breve, i coralli di barriera sono un Super organismo che assume la forma di costruzione bio-minerale. Una delle più grandi strutture complesse create da organismi viventi. Queste colonie di coralli possono essere di forma molto varia: frondose, ramificate, compatte. E raggiungere diversi metri, dopo essersi sviluppate nel corso di millenni. Come l’enorme Barriera Corallina di Big Momma , situata nell’Arcipelago della Samoa. Si ritiene che abbia un’età compresa fra gli ottocento e milletrecento anni.
Dunque, specifichiamo bene che al di là del loro aspetto esteriore che può trarre in inganno da sembrare bellissime piante o colorate pietre. Il corallo marino è un animale invertebrato appartenenete la Phylum Cnidaria e alla classe Anthozoa. Le specie di corallo includono costruttori di barriere coralline, che abbelliscono gli oceani tropicali e che secernono carbonato di calcio. Con cui formano uno scheletro duro. Un “Gruppo corallino” è una colonia di innumerevoli polipi geneticamente identici. Ogni polipo è un animale a forma di sacco, di solito di pochi millimetri di diametri. E pochi centimetri di lunghezza.
Una serie di tentacoli circonda l’apertura della bocca centrale. Un esoscheletro viene escreto vicino alla base e per molte generazioni la colonia crea così il suo caratteristico scheletro di grandi dimensioni. Un organismo, una costruzione Bio-minerale.
Il Corallo marino può crescere per riproduzione asessuata di polipi. Ma si riproduce anche sessualmente per deposizione di uova. Polipi della stessa specie rilasciano gameti contemporaneamente, durante un periodo di una o più notti di luna piena.
( corallo marino ecosistema da preservare; un tesoro inestimabile).
ALIMENTAZIONE DEI CORALLI. LE ALGHE ZOOXANTELLE.
Per quel che riguarda l’alimentazione dei coralli, molti sono in grado di intrappolare piccoli pesci e plancton. Utilizzando cellule pungenti nei loro tentacoli. Ma la maggior parte ottiene l’alimento attraverso la simbiosi con una classe di alghe, le alghe zooxantelle. Queste alghe, che vivono nei polipi, forniscono energia ai coralli attraverso la fotosintesi.
Pertanto, questi tipi di corallo richiedono luce solare e crescono in acque limpidi e poco profonde. Solitamente a meno di 60 metri dalla superficie.
I coralli sono i principali contributori alla struttura fisica delle barriere coralline nelle acque tropicali e subtropicali. Uno splendido esempio è la Grande Barriera Corallina al largo della costa del Queensland ( Australia).
Altri coralli non dipendono dalle alghe zooxantelle e possono vivere in acque molto più profonde. Ad esempio, il genere di corallo di acqua fredda Lophelia sopravvive a profondità fino ai 3.330 metri.
Alcuni coralli di questo genere sono stati trovati a nord fino a Cape Wrath in Scozia. E altri al largo della costa dello stato di Washington e delle Isole Aleutine ( situate tra l’Alaska e la Kamchatka – Russia-).
TASSONOMIA.
Fu solo nel XVIII secolo che lo scienziato William Herschel, aiutato dal microscopio, stabilì che il corallo è un animale e non una pianta. Come si era creduto fino ad allora. Attualmente i coralli sono classificati come specie animale all’interno di sottoclassi degli esacoralli e degli ottocoralli.
METODI NATURALI DI DIFESA.
I coralli molli non hanno un esoscheletro solido di per sé. Ma i loro tessuti sono spesso rinforzati da piccoli elementi di supporto noti come scleriti, piastre cuticole indurite. I metodi naturali di difesa sono, in questo caso, uno scudo di carbonato di calcio per queste preziose creature. Inoltre, i coralli molli generalmente secernono tossine terpenoidi per allontanare i predatori.
Per difendersi, i coralli duri fanno affidamento sui loro forti scheletri e cnidociti, cellule che secernono una sostanza pungente.
Ma questi metodi naturali di difesa sono ovviamente insufficienti contro l’azione predatoria dell’uomo. L’estrazione del corallo, e altri agenti naturali devastanti sopra menzionati. Come la pesca eccessiva e con esplosivi, malattie o lo scavo di canali. Per l’accesso alle isole e alle baie sono minacce locali per gli ecosistemi corallini.
L’ACIDIFICAZIONE DEGLI OCEANI.
Le minacce globali sono l’aumento della temperatura e dei livelli del mare. Nonché i cambiamenti del PH causati dall’acidificazione degli oceani, tutti associati alle emissioni di gas serra. Nel 1998, il 16% delle barriere coralline del mondo morì a causa della temperatura dell’acqua. Circa il 60% delle barriere coralline del mondo è a rischio a causa dell’attività umana.
La minaccia per la salute del corallo marino è particolarmente grave nel sud-est asiatico, dove l’80% è a rischio. Pertanto, più del 50% delle barriere coralline del mondo potrebbe essere distrutto entro il 2030. Di conseguenza la maggior parte degli Stati le proteggerà attraverso la legislazione ambientale. Si spera.
Le variazioni di temperatura dell’acqua superiore a 1o 2 °C, oltre alle variazioni di salinità e conseguente acidificazione degli oceani, sono molto dannose per i coralli.

Alla percezione di questi cambiamenti, che minano il comfort del loro Habitat, i coralli espellono le alghe zooxantelle. Le suddette alghe forniscono ai coralli il loro pasto. Senza di esse, i tessuti di corallo rivelano il bianco dei loro scheletri. Che è noto come “sbiancamento dei coralli”.
( Corallo marino un ecosistema da preservare. Un tesoro inestimabile)
L’IMPORTANZA DELLE BARRIERE CORALLINE.
I biologi marini ci dicono che le barriere coralline coprono più di 150.000 km di costa in più di 100 paesi e territori. Per la loro massiccia presenza tra la superficie dell’acqua e le prime decine di metri di profondità. Le barriere coralline sono molto efficaci nel controllare gli elementi provenienti dall’oceano. Assorbono l’energia delle onde, riducono l’erosione delle coste. E riducono i danni prodotti da tempeste ed uragani. Ecco la fondamentale importanza delle barriere coralline.
In questi labirinti di calcare vivente, gli scienziati stimano che ci siano più di un milione di specie di piante ed animali. Oltre ad ospitare più del 25% di tutte le specie di vita marina. I coralli sono uno dei più importanti hotspot di biodiversità sulla Terra.
Più di 275 milioni di persone vivono a 10 km dalla costa e 30 km dai coralli. Un ottavo della popolazione mondiale, circa 850 milioni di persone, vive entro 100 km dai coralli. Quindi riceve benefici di queste barriere, principalmente l’abbondanza di creature marine. Una barriera corallina ben gestita può fornire tra le 3 e le 15 tonnellate di pesci, crostacei, molluschi e altri invertebrati. Con evidenti vantaggi economici.
UNO SFRUTTAMENTO SOSTENIBILE.
Un habitat come la barriera corallina offre anche un ottimo turismo. Ma è fondamentale che questa attività sia sempre mantenuta nel range di uno sfruttamento sostenibile. Infine, anche le barriere coralline contribuiscono al progresso della ricerca medica. Essendo gran parte privi di movimento i coralli hanno sviluppato un arsenale molto efficace di armi chimiche per difendersi o attaccare. Per la conquista del loro spazio.
Molti di questi composti chimici sono utili per la sperimentazione di nuovi farmaci. Gli organismi della barriera corallina sono utilizzati nel trattamento di malattie. Come alcuni tipi di cancro, leucemia , HIV. E malattie cardiovascolari o ulcere.
Inoltre, lo scheletro di corallo, per la sua somiglianza alla composizione delle nostre ossa, serve come materiale per innesti ossei. D’altra parte, gli scienziati hanno sintetizzato un efficace agente antitumorale da alcune specie caraibiche di corallo.
Poiché solo una porzione infinitesimale di organismi della barriera corallina è stata campionata, analizzata e testata. Il potenziale per la scoperta di nuovi farmaci è incalcolabile. Ma l’uomo ha violato abbondantemente il cosiddetto “sfruttamento sostenibile già in molti settori della Natura. E deve essere ben chiara una cosa che riguarda l’evoluzione interiore di coscienza dell’uomo. E cioè che, la Natura è inviolabile. Le sue creature viventi bisogna lasciarle vivere, perchè c’è un diritto alla vita per tutti gli esseri viventi. Questo l’uomo incosciente, lo sa?
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